Quella strana profezia di Trump: "Lo spettro di un conflitto..."

Trump ha lanciato l’allarme in merito ad un eventuale conflitto nel continente asiatico, sottolineando la necessità per gli Usa di contare su una leadership forte per ripristinare pace e stabilità

Quella strana profezia di Trump: "Lo spettro di un conflitto..."
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Tutti erano concentrati sulla benda che copriva l’orecchio destro di Donald Trump. Eppure, durante la Convention nazionale repubblicana a Milwaukee, andata in scena pochi giorni fa, il tycoon ha parlato di un argomento scottante passato forse in secondo piano: il rischio che possa scoppiare una guerra in Asia. Nello specifico, l’ex presidente – in pista per un secondo mandato alla Casa Bianca – ha lanciato l’allarme in merito ad un eventuale conflitto nel continente asiatico, sottolineando la necessità per gli Usa di contare su una leadership forte per ripristinare pace e stabilità. "C'è una crisi internazionale come poche altre al mondo si è vista", ha detto Trump.

Il rischio di una guerra in Asia

"La guerra sta ora infuriando in Europa e in Medio Oriente. Uno spettro crescente di conflitto incombe su Taiwan, Corea, Filippine e tutta l'Asia, e il nostro pianeta è sull'orlo della Terza guerra mondiale", ha affermato ancora il tycoon. L’ex presidente ha avvertito che un conflitto del genere sarebbe diverso dalle guerre dei carri armati del passato. Sarà una "guerra di annientamento" a causa delle armi moderne disponibili, ha affermato, dicendo al pubblico che è tempo di cambiare.

Con una seconda amministrazione Trump, ha continuato The Donald, gli Stati Uniti sarebbero di nuovo rispettati. "Nessuna nazione metterà in dubbio il nostro potere. Nessun nemico dubiterà della nostra potenza", ha aggiunto, giurando di ripristinare la pace e la stabilità globali.

Passando ai suoi successi diplomatici, il candidato repubblicano ha ricordato di "andare molto d'accordo" con la Corea del Nord e il suo leader Kim Jong Un. "È bello andare d'accordo con qualcuno che ha un sacco di armi nucleari", ha detto, evidenziando il fatto che i lanci di missili di Pyongyang si sono fermati durante il suo primo mandato. "Penso che gli manchi", ha quindi scherzato Trump su Kim, lasciando intendere che potrebbe ripristinare il dialogo con la Corea del Nord in caso di vittoria alle elezioni presidenziali.

Le garanzie di Trump e il nodo cinese

Diverso il discorso relativo alla Cina. Trump probabilmente porterebbe la sua guerra commerciale con Pechino e le sue politiche di disaccoppiamento economico dal gigante asiatico a nuovi livelli se venisse eletto per un secondo mandato alla Casa Bianca. Sebbene Joe Biden abbia posto la competizione strategica con il Dragone al centro della sua politica economica, in molti si aspettano che The Donald possa ulteriormente destabilizzare le relazioni commerciali tra le due maggiori economie del pianeta.

Ricordiamo che Trump, durante la sua presidenza, ha fatto affidamento sui dazi per tenere fuori le importazioni dalla Cina. Biden, pur mantenendo in vigore quei dazi e persino aumentando quelli su alcune importazioni, si è invece concentrato maggiormente sulla limitazione dell’accesso di Pechino ai trasferimenti di tecnologia e ai chip per computer.

Ricordiamo che il tycoon ha già proposto di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi di almeno il 60%.

"Certamente non so se Trump sia disposto a perseguire misure così estreme, ma credo che probabilmente aumenterà i dazi in una certa misura durante il suo secondo mandato", ha affermato Stephen Weymouth, professore di economia politica internazionale alla Georgetown University. La Cina è avvisata.

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