Gli scandali sessuali hanno costellato la vita di tanti uomini pubblici, da Kevin Spacey a François Hollande, da Bill Cosby a Jean-Claude Arnault. In molti casi hanno segnato la fine di una carriera di grandi successi, mentre in altri sono culminati in una sentenza di condanna.
Dopo la vicenda giudiziaria del produttore cinematografico Harvey Weinstein, condannato per violenza sessuale, un altro nome autorevole del panaroma artistico potrebbe finire sulla graticola del Tribunale di New York. Neil Portnow, ex presidente dei Grammy Awards - l’importante riconoscimento conferito dalla National Academy of Recording Arts and Sciences agli artisti musicali - è stato denunciato per stupro da una musicista la cui identità è, per il momento, sconosciuta. La donna, che non è di nazionalità americana, si è rivolta alle autorità competenti in seguito alla violenza subita da parte di Portnow e che risalirebbe al 2018, quando si trovava nella Grande mela per motivi di lavoro.
La musicista, che ha preferito rimanere anonima, ha raccontato che nei giorni in cui si trovava negli Stati Uniti, doveva esibirsi alla Carnegie Hall, importante sala da concerto di musica classica e leggera collocata lungo la 7th Avenue a Manhattan. Secondo le prime ricostruzioni, la donna si sarebbe recata nella camera d’albergo in cui pernottava Portnow e qui lui le avrebbe messo le mani addosso fino al punto da farle violenza. Già nel 2018, la vittima aveva riferito all’Academy of Recording Arts quanto era successo, ma sembra che nessuno avesse voluto prendere in considerazione la segnalazione. C’è anche chi crede da sempre, come l’ex amministratore delegato dell’Academy nel biennio 2019-2020, Deborah Dugan, che il caso non sia stato solo ignorato, ma anche volutamente insabbiato come tanti altri avvenuti in passato per evitare lo scoppio di qualche scandalo. Dugan, già durante il suo mandato, aveva dichiarato che tante artiste avevano subito abusi sessusuali e, a detta sua, avrebbe ricevuto tante pressioni per rassegnare le dimissioni, cosa avvenuta nel 2020.
Il legale di Portnow ha riferito che le accuse rivolte al suo cliente sono destituite di ogni fondamento e che sono frutto dell’immaginazione della musicista che ha lo scopo di ottenere una sorta di compenso monetario, sotto forma di risarcimento.
Non è la prima volta che Portnow finisce nell’occhio del ciclone mediatico, dato che nel 2019 è stato costretto a dimettersi da presidente dei Grammy Awards, dopo aver affermato
che le donne per ottenere maggiori riconoscimenti nel mondo della musica dovrebbero “farsi avanti”. Tutti nelle parole di Portnow hanno visto un’allusione sessuale, motivo per cui sono state chieste poi le sue dimissioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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