Il grande flop dei monopattini elettrici: adesso anche Parigi vuole bandirli

Troppi gli incidenti e i disagi alla circolazione. Ad aprile il referendum per decidere se mantenere o meno i monopattini a noleggio nella capitale francese

Il grande flop dei monopattini elettrici: adesso anche Parigi vuole bandirli

Troppi incidenti e problemi alla circolazione, la città di Parigi si prepara a un referendum per la messa al bando dei monopattini elettrici a noleggio. La situazione attuale, infatti, pare essere insostenibile per i parigini, tanto che il sindaco Anne Hidalgo si è visto costretto a prendere provvedimenti. Per il momento il Comune ha cercato di regolamentare l'uso dei veicoli, fornendo 2.500 posti dedicati, ma i disagi restano.

I cittadini saranno quindi chiamati a esprimersi sulla questione il prossimo 2 aprile.

La decisione sul rinnovo delle licenze

Un contratto per l'utilizzo dei monopattini self-service era stato siglato nel 2020 con le società Dott, Lime e Tier. Si parla di 907.000 euro all’anno. La scandenza dell'accordo è fissata per la fine di marzo, e in quel periodo saranno i cittadini di Parigi a scegliere cosa fare.

Chiaramente Dott, Lime e Tier hanno ricordato che di aver superato, nell'arco della durata del contratto, i 400mila utilizzatori. I monopattini, insomma, verrebbero largamente usati. Ci sarebbe addirittura un aumento della tendenza del 71%. "Siamo convinti che i parigini abbiano preso coscienza del ruolo che svolge la micromobilità decarbonizzata", hanno dichiarato gli operatori, come riportato da Repubblica.

I problemi legati ai monopattini

Per quanto apprezzati dagli utilizzatori, i monopattini elettrici hanno provocato non pochi disagi alla circolazione, e non è necessario guardare a Parigi per rendersi conto dello stato delle cose. Incidenti e problemi alla circolazione sono presenti anche in Italia.

Parigi ha cercato di prendere provvedimenti limitando le licenze e nel 2019 è arrivato un decreto regolamentativo, che impone un'età minima di utilizzo pari a 12 anni, una velocità massima di 25km orari, obbligo di luci di posizione anteriori e posteriori e divieto di circolazione sui marciapiedi.

Dopo la morte della 31enne Miriam Segato, il Comune di Parigi ha imposto ulteriori limiti alla velocità, che deve scendere a 10km orari in certe zone particolarmente trafficate. Le disposizioni del sindaco Anne Hidalgo non hanno però fatto piacere al ministro dei Trasporti Clément Beaune, che non vuole rinunciare al mezzo e si è schierato con gli operatori Dott, Lime e Tier. Invece del divieto, il ministro preferirebbe lavorare a un piano di regolamentazione nazionale.

Scettico, però, l'assessore ai trasporti David Belliard.

"Sono passati due anni e mezzo da quando abbiamo messo in atto il numero massimo di regolamenti autorizzati dalla legge e abbiamo chiesto al governo nuovi strumenti per regolamentare, senza alcun risultato finora", ha dichiarato, giudicando come inadeguate le misure adottate dai tre operatori.

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