"Trump è stato arrestato": che cosa vuol dire (e cosa succede adesso)

Quando parliamo di "arresto di Trump" intendiamo un stato d'arresto molto diverso rispetto a quello che siamo abituati a pensare

"Trump è stato arrestato": che cosa vuol dire (e cosa succede adesso)
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Donald Trump è l'unico ex presidente degli Stati Uniti incriminato e "under arrest". Il magnate è finito sotto inchiesta della Procura distrettuale di Manhattan, a New York, dove, di fatto, è stato arrestato e accusato di 34 reati legati a frodi commerciali. Trump, che si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse, al termine dell'udienza è rientrato nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.

L'"arresto" di Trump

The Donald non ha dovuto indossare le manette e non ci sono state foto segnaletiche. Gli sono state prese le impronte digitali, ma questo non ha impedito al tycoon di uscire dall'aula, dopo aver respinto al mittente ogni singola accusa, e di tornarsene a casa. Dove, tra l'altro, ha pure tenuto un breve comizio commentando la vicenda e attaccando giudici e procuratori.

Possiamo dunque affermare che, quando parliamo di "arresto di Trump", intendiamo un stato d'arresto molto diverso rispetto a quello che siamo abituati a pensare. Lo stato d'arresto dell'ex inquilino della Casa Bianca, infatti, era limitato all'udienza, per l'intera durata della quale è rimasto in custodia della polizia.

Certo, il fatto ha destato un enorme clamore mediatico, soprattutto per i termini e i titoli apparsi sui media, ma la pratica alla quale è stato sottoposto Trump è in realtà comunissima. Una volta terminata l'udienza, è infatti terminato anche lo stato di custodia del tycoon. Risultato: l'imputato è sostanzialmente libero fino all'eventuale sentenza contraria.

The Donald andrà in prigione?

L'esito più probabile, alla fine di questo processo legale, è una multa. Ovviamente c'è anche la possibilità che Trump possa essere mandato in prigione. La falsificazione di documenti aziendali è solitamente perseguita come reato, ma le accuse contro l'ex presidente rientrano nella categoria più bassa di reato a New York.

In ogni caso la suddetta categoria, la E, comporta una pena detentiva massima di quattro anni per conteggio. Esperti legali ritengono tuttavia improbabile assistere ad una eventuale incarcerazione di Trump. Gli avvocati di Trump avranno l'opportunità di rivedere le accuse e presentare mozioni in merito al caso, tra cui chiedere l'archiviazione o la soppressione delle prove o richiedere un cambio di sede.

Bisogna poi considerare un altro aspetto. Come ha ricordato il New York Times, le leggi sulla "riforma della cauzione" entrate in vigore tre anni fa hanno eliminato la cauzione per la maggior parte dei reati minori e dei reati non violenti. Questo significa che l'ex presidente Usa quasi certamente non dovrà pagare la cauzione dopo il suo arresto. Ma cosa si intende per cauzione? Quando un imputato è trattenuto prima del processo, un tribunale può rilasciarlo in cambio di un pagamento, la cauzione appunto, destinato a garantire il ritorno in tribunale. Il denaro viene generalmente restituito alla fine del caso se l'imputato ha seguito gli ordini del tribunale.

Il rientro in Florida

Tornato nella sua base operativa, Trump si è reso protagonista di un comizio. "Hanno montato un caso che non esiste, allo scopo di far saltare la mia candidatura alla prossime elezioni. Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America", ha tuonato di fronte a una folla di sostenitori.

Parlando alcune ore dopo la sua incriminazione, l'ex presidente americano ha respinto ogni addebito che gli è stato rivolto, a partire da quello di aver pagato l'attrice di film per adulti Stormy Daniels durante la campagna presidenziale del 2016.

Trump ha ribadito che le accuse contro di lui hanno lo scopo di far deragliare la sua candidatura: "Questo falso caso è stato presentato solo per interferire con le imminenti elezioni del 2024. E dovrebbe essere abbandonato immediatamente". La battaglia è appena iniziata.

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