Us Alert, le folli teorie dei complottisti sul messaggio nel cellulare

L'sms che verrà inviato ai cellulari americani sarebbe in grado di attivare il grafene o un virus pericolosissimo che circola in Africa: ecco da dove nascono le assurde teorie dei complottisti sfatate una per una dagli esperti

Us Alert, le folli teorie dei complottisti sul messaggio nel cellulare
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Un po' come avviene in Italia da alcune settimane con i test dei messaggi IT-alert, il sistema nazionale di allarme per la popolazione che in futuro verrà notificato sui telefoni cellulari qualora si verificassero calamità o emergenze, allo stesso modo negli Stati Uniti, alle ore 14.20 di New York, si attiveranno gli avvisi di emergenza wireless (Wea) e il sistema di avviso di emergenza (Eas) su televisori, radio e smartphone come spiegato dalla Fema (Ente Federale per la Gestione delle Emergenze), l'equivalente della nostra Protezione Civile. L'assurdità, però, è rappresentata da una minoranza di complottisti i quali temono che l'sms sul cellulare possa attivare le sostanze "silenti" nell'organismo umano inoculate con il vaccino anti-Covid.

Le tesi dei complottisti

Si sperava che fossero estinti invece esistono ancora e hanno sempre un chiodo fisso in testa: chissà cosa contengono i vaccini a Rna messaggero (che hanno salvato milioni di persone dal Covid). Un'inviata del Corriere della Sera ha spiegato che i social americani pullulano, nelle ultime ore, di complottisti con due teorie ben definite: da un lato c'è il ritorno al tanto discusso grafene, un minerale che si sarebbe depositato nell'organismo umano perché iniettato direttamente dal vaccino anti-Covid.

Cosa succederebbe? Ebbene, il messaggino sul cellulare che recita la scritta "THIS IS A TEST of the National Wireless Emergency Alert System. No action is needed", attiverebbe, secondo loro, queste particelle con conseguenze nefaste. "Il sistema di trasmissione d'emergenza della Fema verrà attivato", spiega una donna sui social. "Non è un test. Invierà questi segnali ad alta frequenza ai telefoni cellulari, alle radio, ai televisori. L’intenzione di attivare le nanoparticelle, incluso l’ossido di grafene".

Ma non è finita qui perché secondo altri gruppi, questo messaggio di allerta nazionale potrebbe addirittura scatenare il virus Marburg: come abbiamo visto sul Giornale.it, in alcune zone dell'Africa ha provocato la morte di una decina di persone per un focolaio scoppiato a inizio 2023. Mentre si studia un vaccino ad hoc per salvaguardare la popolazione dell'area, i complottisti (senza alcuna base scientifica, come per il grafene), credono che questo virus si attiverebbe direttamente all'interno del nostro organismo. Quale è la soluzione per "salvarsi"? Spegnere i cellulari: è questo il consiglio che viene dato su X (ex Twitter) e sulla piattaforma Reddit.

I miti (sfatati) sul grafene

Alcune agenzie di stampa americane come l'Associated Press hanno dovuto avvisare la popolazione della cospirazione in atto da parte una estrema minoranza di persone: perfino un portavoce della Federal Emergency Management Agency, che sta supervisionando il test, ha dichiarato senza mezzi termini che non esiste la possibilità di "effetti avversi sulla salute derivanti dal segnale". Stanley Perlman, professore di microbiologia e immunologia presso l’Università dell’Iowa a Iowa City, ha affermato che le affermazioni si riferiscono tutte sui miti (sfatati) del contenuto dei vaccini per il Covid. "Queste teorie cospirative infondate affermano – senza prove – che i vaccini contengono vari materiali, come l’ossido di grafene o altre nanoparticelle, che possono interagire con la tecnologia di comunicazione wireless. Affermano che i materiali, una volta attivati, possono consentire ai governi di controllare e monitorare le persone", ha dichiarato.

Come hanno più volte sottolineato gli esperti, le vere e proprie nanoparticelle nei vaccini sono i lipidi (grassi) che vengono generalmente utilizzati come materiale di rivestimento. "A volte vengono descritti come 'programmabili' perché possono essere modificati e adattati, a seconda delle necessità. Ciò non significa che possano essere programmati per interagire con le reti wireless".

Infine, i test del sistema nazionale di allarme americano vengono effettuati ormai da anni "senza alcuna segnalazione di effetti avversi sulla salute derivanti dai segnali del sistema", ha affermato Jeremy Edwards, portavoce della Fema.

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