L'arresto, l'accusa di golpe, poi la liberazione: il giallo dell'Italiano fermato in Venezuela

A darne notizia è stata la Farnesina che ha subito chiesto l'intervento del viceconsole onorario di Tachira e contattato il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo

Le proteste in Venezuela
Le proteste in Venezuela
00:00 00:00

É durato più di cinque ore il fermo dell'italiano arrestato ieri in Venezuela perché sospettato di essere un mercenario. La notizia è trapelata da fonti della Farnesina che aveva appreso dell'operazione di polizia intorno alle 19, quando in Venezuela erano le 14. Il cittadino italo-venezuelano era stato fermato qualche ora prima alla frontiera terrestre colombiana-venezuelana di Cucuta. É stato subito chiesto l'intervento del viceconsole onorario di Tachira e contattato il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. Il connazionale sarebbe stato rilasciato alle 16 circa dopo che la famiglia era stata informata. A quanto si apprende, non sono noti altri casi di connazionali fermati dalle autorità locali.

L'annuncio dell'arresto dell'italiano

Il governo venezuelano aveva annunciato l'arresto di un italiano, definito "un mercenario", che cercava di entrare nel Paese. La notizia era stata trasmessa a Telesur dal ministro degli Interni, della Giustizia e della Pace Diosdado Cabello. Non è stata resa l'identità. "Abbiamo arrestato due mercenari, un italiano e un colombiano", aveva detto Cabello che sarebbero stati trovato in possesso di esplosivi molto potenti. Negli ultimi mesi il Venezuela ha arrestato 127 cittadini di oltre 25 nazionalità con l'accusa di essere degli avventurieri.

Il piano di Maduro

Per il governo venezuelano l'operazione di polizia si sarebbe resa necessaria perché a tre giorni dall'insediamento del presidente Nicolas Maduro per un terzo mandato presidenziale le persone arrestate sarebbero state in procinto di compiere azioni terroristiche.

A tal proposito è stato previsto un rafforzamento di militari e polizia in tutto il Venezuela per evitare che le proteste possano degenerare in vista del giuramento di Maduro in programma per il 10 gennaio. In Paese si è votato lo scorso mese di luglio, ma non sono mancate le polemiche con l'opposizione che ha denunciato brogli elettorali.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica