Vernice rossa su un Monet: l’ultima follia degli eco-vandali

Due ambientaliste hanno imbrattato il dipinto “Le Jardin de l’artiste à Giverny”, esposto al Museo nazionale di Stoccolma: in corso le valutazioni per gli eventuali danni

Vernice rossa su un Monet: l’ultima follia degli eco-vandali
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Nuova follia degli eco-vandali, ancora un assalto contro un’opera d’arte. Il misfatto è avvenuto mercoledì pomeriggio nel Museo nazionale di Stoccolma: due attiviste per l’ambiente hanno imbrattato un quadro di Claude Monet con della vernice rossa. Le due donne hanno lanciato la tinta contro il celebre dipinto “Le Jardin de l’artiste à Giverny”, firmato nel Novecento.

Le attiviste di 25 e 30 anni sono state arrestate con l’accusa di vandalismo aggravato. Come confermato dalla polizia, fanno parte dell’organizzazione Återställ Våtmarker, che ha immediatamente diffuso sui social network un video dell’azione dimostrativa. L’opera è attualmente sotto esame da parte del team di conservazione del museo per valutare eventuali danni. La portavoce Hanna Tottmar ha rimarcato che potrebbero arrivare maggiori informazioni già nella giornata di giovedì. Tranchant il curatore capo del Museo Per Hedstrom: "Il patrimonio culturale ha un grande valore simbolico ed è inaccettabile attaccarlo o distruggerlo, indipendentemente dallo scopo".

Il video diffuso in rete dalla rete di eco-vandali non lascia spazio a grosse interpretazioni. Le due attiviste lanciano la pittura rossa e si incollano al vetro di protezione del dipinto di Monet urlando. “La situazione è grave” e “la nostra salute è minacciata”, i moniti delle ambientaliste. Intervenuta ai microfoni di AFP, la portavoce dell’associazione ha accusato il governo svedese di non rispettare gli impegni assunti in materia di politica ambientale:“Dovremmo ridurre le nostre emissioni del 31 per cento. Ma le nostre emissioni continuano ad aumentare. È vergognoso”. E ancora: “Il cambiamento climatico è anche una crisi sanitaria, milioni di persone stanno già morendo a causa del disastro climatico”.

La scelta è ricaduta su quel quadro di Monet per un motivo simbolico: secondo i gretini, gli straordinari giardini dipinti dal genio francesi “saranno presto un ricordo del passato”. “Con l’aumentare delle emissioni, le nostre possibilità di un futuro sicuro diminuiscono”, hanno aggiunto nella nota diffusa sui canali social.

Non si tratta del primo attacco degli ambientalisti nei confronti di quadri, sculture e opere d’inestimabile valore: il 29 maggio del 2022 alcuni attivisti hanno lanciato una torta sulla “Gioconda” di Leonardo da Vinci, mentre più recentemente sono stati registrati atti plateali agli Uffizi di Firenze, al Museo del Novecento di Milano, alla National Gallery di Londra, al Museo del Prado di Madrid e persino ai Musei Vaticani di Roma.

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