Nuovo raid di Ultima Generazione: versano carbone vegetale nella Fontana di Trevi

Una decina di attivisti hanno gettato liquido nero all'interno della Fontana di Trevi in nome della lotta all'ambiente: ecco cosa è successo

Nuovo raid di Ultima Generazione: versano carbone vegetale nella Fontana di Trevi
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Gli ecovandali di Ultima Generazione hanno imbrattato la Fontana di Trevi con un blitz domenicale intorno alle 11.30 in cui una decina di attivisti ambientali hanno gettato del liquido nero al carbone vegerale fall'interno del celebre monumento conosciuto in tutto il mondo. Con uno striscione per la campagna "non paghiamo il fossile", insieme al liquido si sono introdotti dentro la fontana con urla e slogan quali "il nostro paese sta morendo", con tutto il disappunto di passanti e turisti.

L'intervento della Polizia

Avvertite immediatamente, le forze dell'ordine del Gruppo Trevi e la polizia locale di Roma Capitale sono giunte sul posto interrompendo l'ennesima azione vandalica che, come abbiamo visto sul Giornale, non si è fermata nemmeno di fronte alla tragedia in Emilia-Romagna a causa dell'alluvione. Infatti, secondo Ultima Generazione, la tragedia che ha colpito la Regione sarebbe "in gran parte causata ancora una volta dai combustibili fossili" prendendosela contro la scarsa attenzione chiamata da loro "superficialità" sui temi ambientali strumentalizzando l'alluvione che ha causato numerosi morti e decine di migliaia di sfollati.

Cosa ha detto l'attivista

Come mostrano alcune immagini, la Polizia locale è stata costretta a immergersi dentro l'acqua ormai sporca della fontana per tirar fuori gli attivisti che continuavano nella loro opera di propaganda. Nel caso specifico, gli attivisti responsabili del gesto sarebbero stati quattro. "Sono Mattia, ho 19 anni e ho deciso di fare disobbedienza civile perché la tragedia orribile vissuta in questi giorni in Emilia Romagna è un'avvisaglia del futuro nero che attende l'umanità, fatto di siccità alternata ad alluvioni sempre più frequenti e violente", ha dichiarato il giovane come riportato dall'Agi, aggiungendo che l'aumento delle temperature porterebbe "i nostri figli potrebbero morire di fame e di sete". Da qui la protesta, incivile, contro l'uso dei combustibili fossili.

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L'attacco al governo

Come abbiamo scritto, anche nelle scorse ore gli attivisti non hanno avuto pietà nemmeno dell'immane tragedia emiliana e romagnola: un tweet di Ultima Generazione è stato indirizzato contro l'esecutivo di Giorgia Meloni. "Quante altre case devono essere distrutte, quante altre vittime devono esserci prima che il nostro governo si decida a fare qualcosa?". Se possibile, hanno fatto ancora peggio i olleghi di Extinction Rebellion Italia i cui numeri dell'alluvione sono stati il pretesto per scrivere "Governo di ecovandali" aggiuingendo che queste "sono le conseguenze di un solo evento estremo, l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna" e puntando il dito contro altri eventi naturali avvenuti nel corso del 2023.

Mattia, a conclusione del gesto alla Fontana di Trevi, ha attaccato il governo dicendo che continua "imperterrito a regalare all'industria del fossile finanziamenti pubblici per decine di miliardi di euro ogni anno. Noi abbiamo deciso di ribellarci a chi ci sta condannando a morte. E invitiamo genitori, nonni, fratelli e figli preoccupati a unirsi a noi".

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