Bimba di un anno in overdose da hashish a Palermo: allarme per i troppi casi

La piccola, di solo un anno, è arrivata in ospedale in condizioni critiche. Adesso sta meglio, ma i troppi casi che si stanno verificando preoccupano gli inquirenti

Bimba di un anno in overdose da hashish a Palermo: allarme per i troppi casi
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Allarme per i troppi casi di bambini finiti in ospedale in overdose, o comunque in condizioni critiche, per aver ingerito delle sostanze stupefacenti; l'ultima notizia di questo tipo arriva da Palermo, dove una bimba di solo un anno è finita al pronto soccorso dopo aver inghiottito dell'hashish. Stando a ciò che è stato riferito sino ad ora, la piccola è fuori pericolo. Rimane però la preoccupazione per il preoccupante numero di episodi registrati nell'ultimo periodo.

Il caso di Palermo

L'ultimo caso, come abbiamo detto, si è verificato venerdì scorso a Palermo, quando una bambina di un anno è arrivata al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Di Cristina in overdose da hashish. La bimba si trovava in condizioni serie, ma il tempestivo intervento del personale medico ha fortunatamente scongiurato il peggio e adesso la piccola sta meglio. Interrogata dal personale medico, la madre ha raccontato che la figlia aveva raccolto qualcosa da terra, per poi ingerirlo. Molte volte è proprio questa la versione data dai genitori.

Nessuno intende dubitare delle parole dei padri e delle madri, tuttavia il numero di casi simili a questo sta salendo in modo preoccupante. Episodi di bambini molto piccoli che arrivano in ospedale con in corso serie intossicazioni da cannabinoidi, o da cocaina, o da altre sostanze non meglio specificate. Ciò ha portato ad una maggiore attenzione da parte del personale sanitario, oltre che delle forze dell'ordine.

Il protocollo

A seguito delle numerose segnalazioni, la procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna ha deciso di mettere in campo un nuovo protocollo da attivare in questi casi. In sostanza, medici e infermieri che si trovano a dover gestire una di queste situazioni sono tenuti a contattare il magistrato di turno per inoltrare una segnalazione. Dalle segnalazioni si passa dunque all'intervento della polizia giudiziaria, che avrà il dovere di effettuare degli accertamenti. Nella procedura rientra anche l'apertura di un fascicolo di indagine al fine di tutelare i piccoli.

Il nuovo protocollo si è reso necessario a seguito dei numerosi episodi riscontrati nell'ultimo periodo. Si parla infatti di almeno un caso alla settimana. Troppo per poter essere ignorato. "Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso", ha ammesso la procuratrice Claudia Caramanna, come riportato da Repubblica. Fra le misure presenti nel protocollo rientra anche un eventuale allontanamento dal contesto di origine di madre e figlio.

Come spiegato da un medico che ha gestito molte volte queste delicate situazioni, non esiste una "famiglia tipo" in cui si verifica maggiormente questo genere di fenomeno. Che siano assunzioni inconsapevoli, o volute, i casi non fanno che aumentare.

Fra gli episodi ricordati, quello del papà che fece assumere del metadone alla figlioletta di 3 anni, convinto potesse essere un rimedio per la tosse; oppure quello della bimba finita in coma dopo aver inghiottito dell'hashish.

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