Momenti di altissima tensione a ridosso del derby tra Genoa e Sampdoria, valido per i Sedicesimi di Coppa Italia. Verso ora di pranzo si sono registrati i primi tafferugli tra i tifosi rivali, con tanto di caschi in testa, fuori dallo stadio di Marassi: lanci di spranghe, bastoni, bottiglie e fumogeni. Immediato l'intervento da parte di polizia e carabinieri, che si sono subito attivati per contenere gli animi. Il primo contatto è stato evitato proprio grazie all'intervento delle forze dell'ordine, che dalla mattina stavano presidiando la zona. Poi la situazione è degenerata e tre agenti sono rimasti feriti.
Non a caso in alcuni video diffusi sui social si notano anche le aggressioni nei confronti degli uomini in divisa. In tre hanno riportato contusioni a caviglie, gambe e ginocchia, dopo essere stati stati colpiti dalle spranghe, dalle bastonate e dal lancio di bottiglie di vetro. Gli agenti sono stati portati via in ospedale con l'ambulanza, soccorsi e sottoposti alle cure mediche del caso. Ad alzare la voce è Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, secondo cui l'episodio rappresenta "l’eterno ritorno della violenza tra tifoserie di calcio che ha reso la città cornice di episodi sconsiderati che nulla hanno a che vedere con lo sport".
Pianese parla di "gruppi di delinquenti", di "criminali travestiti da tifosi", armati di mazze e bombe carta. Da qui la richiesta per la certezza della pena, considerando che forze dell'ordine e cittadini sono potenziali vittime di chi considera le partite di calcio come un pretesto per dare vita a delle pericolosissime guerriglie urbane. "Non possiamo più accettare che eventi di questa natura continuino a ripetersi. Chiediamo immediatamente un controllo meticoloso delle partite maggiormente a rischio che devono essere trattate con la massima attenzione", è la richiesta avanzata dal segretario generale del sindacato. Secondo cui sarebbe necessario non solo chiudere i settori in cui si annidano le frange più estremiste, ma anche inasprire il daspo "per tutti coloro che continuano a portare la violenza dentro e fuori dagli stadi".
A tutto ciò si aggiunge anche la beffa per i commercianti della zona: in molti hanno preferito chiudere anticipatamente le proprie attività rispetto all'orario usuale di chiusura. Una decisione inevitabile per evitare pericoli per i propri clienti, ma che genera un danno commerciale ed economico tutt'altro che indifferente.
Con il passare delle ore il tutto è tornato alla normalità.
Anche perché è stato disposto un massiccio spiegamento di forze dell'ordine, con decine di camionette della polizia posizionate lungo il perimetro del Ferraris e sorvoli dell'elicottero, proprio per garantire sicurezza e ordine pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.