Dimenticano un pezzo di ferro nel cranio: paziente risarcita con 163mila euro

L'ospedale Careggi dovrà risarcire una paziente che vivrà per sempre con una punta di fresa all'interno del cranio che non può più essere rimosso

Dimenticano un pezzo di ferro nel cranio: paziente risarcita con 163mila euro
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Una vicenda choc che ha come protagonista una ragazza che all'epoca dei fatti aveva 29 anni e si era dovuta sottoporre a numerosi interventi chirurgici a seguito di un grave incidente con l'auto. Durante una delle tante operazioni salvavita è stata dimenticata una punta di fresa, in pratica un pezzo di ferro conficcato nel suo cranio (la struttura ossea presente in testa) che non potrà più essere rimosso.

La scoperta

Come riporta La Nazione, la vicenda ha origine nel 2002 dopo il grave incidente: la donna è finita numerose volte sotto i ferri con molti interventi maxillo-facciali, ossia una tipologia di intervento medico-chirurgico per coloro i quali hanno subito traumi, malformazioni, tumori e per risolvere problemi estetici e funzionali de viso e dello scheletro facciale. La scoperta choc è avvenuta otto anni dopo (era il 2010) quando una delle tante risonanze magnetiche per comprendere quale fosse il decorso operatorio ha mostrato ai medici un corpo estraneo nel cranio della ragazza: si trattava di una punta di fresa che era stato usato dai chirurghi in uno dei tanti interventi e dimenticato all'interno della testa.

La causa all'ospedale

Il quotidiano racconta che la giovane e il suo avvocato, Sanua Principia, fanno causa sia all'ospedale Careggi ma anche al chirurgo che ha eseguito materialmente l'intervento. Dopo tre anni è arrivata la sentenza di primo grado con i giudici che danno ragione alla giovane e condannano le due parti in causa a un risarcimento che è di 30mila euro. Nelle ultime ore, però, la Corte di Appello fiorentina non solo ha confermato la sentenza ma ha rivisto al rialzo il denaro che spetta alla giovane in una somma di denaro di circa 163mila euro per la "conseguenza della malpractice medica".

Come sta la donna

Si ipotizza che sulla scelta di aumentare di oltre cinque volte la cifra iniziale di 30mila euro sia il fatto che, per tutta la vita, quel pezzo di ferro le rimarrà conficcato in testa. Infatti, è da escludere a priori un nuovo intervento chirurgico per estrarlo, sarebbe troppo rischioso, di conseguenza non è più rimovibile. Tra l'altro, sembra che la punta di fresa sia proprio direzionata verso il cervello.

Se è vero che la donna non sente dolore a causa del corpo estraneo, quella presenza è causa di un "disturbo di ansia connesso alla acquisita consapevolezza" che c'è quella presenza costante e che un domani, speriamo mai, possa provocare ulteriori danni che in questo momento non sono prevedibili.

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