Secondo quanto emerso, sarebbero stati falsificati i valori nelle analisi effettuate sull’acqua che attraversa le tubature degli ospedali, delle cliniche private o anche di altre strutture. A essere falsificati erano i valori sulla legionella e sull’arsenico presenti. Come è stato raccontato da Repubblica, un’azienda privata sembra fosse solita falsificare i valori sulla presenza del batterio della legionella o anche di altre sostanze nocive, come per esempio l’arsenico. I numeri venivano quindi diminuiti per poter rientrare nei parametri ammessi dalla legge. Come ha spiegato un dipendente che è stato ascoltato nel corso dell’inchiesta, si trattava di un'operazione da portare a termine anche ricorrendo al cambiamento in toto dei referti delle analisi, dopo ovviamente aver svuotato le provette da testare in un secchio del mocio.
Molte le aziende truffate
Secondo la procura, le grandi vittime di questa pericolosa macchinazione e truffa sono nella Capitale. Tra queste ci sono la Banca d’Italia, l’ospedale San Pietro, gli Istituti fisioterapici ospitalieri, la casa di cura Villa Sandra e il Diaverum centro dialisi. Inoltre, tra i raggirati ci sarebbero anche la clinica Siligato di Civitavecchia, l’ospedale Paolo Colombo di Velletri e il Centro dialisi a Fiano Romano. Il sospetto dei pubblici ministeri di piazzale Clodio è che anche altre aziende sanitarie abbiano ricevuto lo stesso trattamento di quelle finora individuate. Secondo l’accusa, a mettere in piedi tutto questo sarebbe stata la Technodal srl. I vertici della società, Carlo, Manuel e Raffaele D’Alonzo, rischiano adesso di andare a processo con accuse molto pesanti, quali associazione a delinquere, frode in pubbliche forniture e falso. Recentemente, il sostituto procuratore Giuseppe Deodato ha chiuso le indagini nei loro confronti.
Come funzionava il raggiro
Da quanto ricostruito dagli inquirenti, nei suoi report dal 2017 al 2018, la società faceva comparire la presenza nell’acqua della legionella e altre sostanze nocive, come per esempio il nitrato, l’arsenico e i microrganismi, entro alcuni limiti precisi, molto bassi e quindi a norma di legge. Grazie a questa truffa, la Technodal non era obbligata a intervenire sugli impianti dei suoi committenti. Tutto per un rendiconto personale, visto che così abbatteva i suoi costi. Infatti, come da contratto, sarebbe stato compito della società intervenire facendosi carico di costosi lavori. Intanto inviava alle aziende pubbliche e private che avevano commissionato le analisi, dei report perfetti e a norma che rassicuravo le aziende sulla qualità dell’acqua nelle loro tubature.
Alcuni esempi di report falsificati
Durante una perquisizione nella sede della società, i carabinieri del Nas hanno scoperto dei report falsificati. "Campione di acqua prelevato il 30 gennaio 2018 presso l’Ifo di Roma riportando un valore falso nella conta della legionella inferiore a 100 mentre il valore reale era pari a 6600", si legge in uno. "Banca d’Italia di Roma, Largo Bastia 35, il 3 ottobre 2017 riportando un valore falso della legionella inferiore a 100, quello reale era pari a 6400", si legge in un altro. Il 9 luglio del 2018, in un report riguardante l’ospedale Paolo Colombo di Velletri, i militari hanno trovato il "valore falso 7 dell’arsenico sebbene le relative analisi avessero evidenziato il valore pari a 24".
Infine, nella casa di cura Villa Sandra il campione d’acqua "prelevato il 2 maggio 2018 riportava il valore falso 0,3 del nitrato, sebbene le relative analisi ne avessero evidenziato il valore pari a 5".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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