Dopo il terribile incidente che gli ha drammaticamente cambiato la vita, ha ottenuto finalmente giustizia grazie alla sentenza della Corte di Cassazione, che ha previsto per la vittima, rimasta tetraplegica dopo la caduta in una piscina dell'Aquapark di Monsano (Ancona), un maxi-risarcimento pari a 623mila euro.
I fatti
La vicenda risale all'ormai lontano 8 giugno 2023. La vittima dell'incidente, all'apoca un ragazzo di circa 18 anni, tale Leonardo Pigliapoco, lavorava presso il parco acquatico come bagnino. Secondo quanto ricostruito in sede di dibattimento, al ragazzo era caduto il fischietto in una delle piscine, motivo per cui era sceso dallo scivolo – chiamato Kamikaze – per recuperarlo. Qualcosa, però, era andato storto. Metre scivolava in acqua, infatti, il giovane era uscito dai bordi, cadendo rovinosamente e finendo per urtare contro il ciglio in cemento della piscina. Il 18enne batté in modo molto violento la testa, riportando danni irreversibili.
A seguito dell'incidente, nonostante i soccorsi, il ragazzo rimase paralizzato e ad oggi è tetraplegico.
Le responsabilità
Vennero successivamente avviate le dovute indagini per risalire alle eventuali responsabilità di questa drammatica vicenda. A finire sotto la lente degli inquirenti l'attrazione acquatica coinvolta nell'incidente del giovane, ossia lo scivolo kamikaze. Questo, come si legge nei documenti prodotti dalla Cassazione e riportato da Il Resto del Carlino, è stato giudicato come "difforme dalle regole tecniche e di comune prudenza sia quanto alla pendenza, sia per la distanza della struttura di cemento approntata a distanza non regolamentare dal punto di approdo dello scivolo".
Nel corso delle indagini, dunque, è stata accertata la responsabilità della Commissione provinciale di Vigilanza, rea di aver "licenziato l'agibilità di una struttura a uso pubblico che invece presentava gravi carenze sotto il profilo della sicurezza e dell'incolumità". Coinvolto anche il Comune, giudicato corresponsabile in quanto delegato alla verifica dell'idoneità della struttura.
Il maxi-risarcimento
A distanza di 20 anni è arrivata finalmente giustizia per Leonardo. La Corte di Cassazione ha riconsciuto le responsabilità delle parti coinvolte, condannando il ministero dell'Interno e il Comune di Monsano (Ancona) a versare un risarcimento pari a 623mila euro.
Alessandro Lucchetti, il legale che ha assistito la famiglia del giovane, ha espresso soddisfazione per la sentenza e riportato il messaggio di Leonardo, che ha espresso il desiderio di avere una casa tutta sua in cui vivere.
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