"È costato troppo". È polemica sull'abete rosa di Milano

L'Estetista cinica, già Cristina Fogazzi, ha sponsorizzato l'abete di piazza Duomo a Milano ma colore e costi fanno storcere il naso ai più

"È costato troppo". È polemica sull'abete rosa di Milano

Forse non è l'albero di Natale più costoso del mondo ma quello fatto realizzare dall'Estetista cinica per Milano è sicuramente nella lista dei più cari. Cristina Fogazzi, in arte Estetista cinica, ha finanziato con la sua Vera Lab l'abete di piazza Duomo, che per l'occasione è stato chiamato "Pina". L'azienda della Fogazzi ha dichiarato che per l'allestimento di quest'anno ha speso circa 700mila euro tra addobbi, luci e palline. Una cifra enorme che stona con il momento di ristrettezze dell'Italia, e non solo, che però Cristina Fogazzi rivendica con orgoglio nonostante le critiche, soprattutto delle sue amatissime follower.

L'Estetista cinica non si scompone e risponde spiegando che quelle spese erano previste ma non solo, perché ha spiegato che grazie all'albero ha dato lavoro a molte persone. Un atto di generosità, quindi, non solo di marketing, per l'Estetista cinica, stando al suo discorso, che avrebbe dovuto renderla immune alle critiche. L’inaugurazione, come tradizione, è avvenuta nel giorno di Sant’Ambrogio lo scorso 7 dicembre in presenza del sindaco Beppe Sala. La descrizione dell'albero, per chi volesse saperne di più, è stata inserita all'interno del sito dell'azienda multimilionaria di Cristina Fogazzi, che nel 2021 ha fatturato oltre 60 milioni di euro.

"Pina è un bellissimo abete cresciuto in Trentino-Alto Adige che, per cause ambientali, non era più stabile e doveva essere abbattuto. Abbiamo scelto di dargli una seconda vita, nel rispetto dell'ecosistema, portandolo a Milano ad illuminare queste festività. Pina è abbracciata da centinaia di led a basso consumo, e ai suoi piedi troverai un piccolo villaggio magico, tutto illuminato", si legge sul sito.

Ma non solo, perché come da molti sottolineato, per quanto i led siano a basso consumo, una quantità così elevata di luci (circa 40mila) ha comunque un'incidenza importante sulle casse del Comune. L'azienda dell'Estetista cinica effettuerà una compensazione per la spesa sostenuta per pagare i costi di illuminazione, devolvendo l'equivalente alla "Casa d'accoglienza Enzo Jannacci" di viale Ortles, che ospita i senzatetto di Milano e chiunque non abbia di che mangiare o dormire.

Ma al di là delle spese affrontate per l'allestimento e il mantenimento in questo periodo di festa, ci sono anche altre polemiche attorno all'albero di piazza Duomo, che quest'anno, nel rispetto della policy aziendale dell'Estetista cinica, è rosa. Un colore che, a detta di molti, spegnerebbe lo spirito natalizio della città.

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