È stata ritirata la mozione presentata da Fratelli d'Italia per chiedere alla Regione Lombardia di intervenire contro la diffusione della carriera alias nelle scuole. L'annuncio è arrivato direttamente dal capogruppo del partito guidato da Giorgia Meloni al Pirellone, Christian Garavaglia, a poche ore dalla seduta del Consiglio regionale di martedì 4 luglio che avrebbe dovuto esaminare il testo. Il testo era stato presentato dall'esponente lecchese FdI Giacomo Zamperini. Quest'ultimo aveva sostenuto che "la carriera alias rappresenta un grave pericolo in quanto cancella il vero significato del concetto di identità lanciando un messaggio sbagliato, secondo il quale ognuno potrebbe autodeterminare il proprio genere. In realtà, l'identità è innata in ogni persona con le proprie specificità e sensibilità, le quali devono essere conosciute, accettate, custodite e rispettate".
Alias, di che cosa si tratta
La carriera alias è un protocollo con cui diverse scuole fanno comparire, nella burocrazia interna (documenti, registri di classe e altri elementi), il nome che corrisponde all'identità di genere dello studente, anche se diverso da quello anagrafico. Diverse università e scuole hanno già avviato questo protocollo. secondo GenderLens, sarebbero 29 gli istituti lombardi ad avere attuato la carriera alias. Tra queste, 13 si trovano nella Città metropolitana di Milano: Liceo Brera, Istituto Paolo Frisi, Educandato Emanuela Setti Carraro, Liceo Volta, Isp Bonaventura Cavalieri, Liceo Caravaggio, Liceo Virgilio, Iis Verri, Iis Agnesi, Iis Besta a Milano città; e poi il Liceo Rebora a Rho, l'Iis Quasimodo a Magenta e l'Ic Montessori a Bollate. Tra le università, la Statale, la Bicocca, il Politecnico e poi gli atenei di Bergamo, Brescia, Insubria e Pavia.
I motivi alla base della mozione
Contro la mozione si è schierata l'opposizione politica, da Partito Democratico a Movimento 5 Stelle che l'aveva definita "vergognosa e oscurantista", e le associazioni Lgbtqia+ e le organizzazioni studentesche. Nelle scorse ore Zamperini dichiaro che l'intento della mozione fosse quello "di fare chiarezza e riportare un pochino di ordine nelle istituzioni scolastiche lombarde, affrontando l'argomento senza superficialità e senza voler discriminare o offendere nessuno".
"Chi, in modo ideologico, crea confusione imponendo prepotentemente a tutti di rispettare la carriera alias - spiegava - lo fa per omologare il 'gregge' e controllarlo più facilmente, non certo per valorizzare le identità di ciascuno". Con la mozione "chiediamo il rispetto della legge e della libertà educativa di ogni famiglia, tutelando anche il personale scolastico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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