Milano, Pio Albergo Trivulzio in "rosso": ecco il possibile destino della struttura

La Regione Lombardia avvia un'indagine sul bilancio casa di cure per anziani. Ma, nel frattempo, il "gioiello" in centro a Milano finisce all'asta

Milano, Pio Albergo Trivulzio in "rosso": ecco il possibile destino della struttura
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La situazione economica del Pio Albergo Trivulzio è diventata piuttosto complicata. Tant'è che adesso la casa di cure per anziani rischia seriamente di essere trasformata in un ospedale per ovviare ai quasi 30 milioni di euro di buco nel bilancio. Qualche giorno fa era stato lanciato un bando per ottenere un prestito urgente di 10 milioni. Tuttavia la struttura nota come "Baggina" ha tra i suoi problemi quello soprattutto della diminuzione degli ospiti (e quindi dei ricavi derivati dalle rette, che ammontano a circa 2mila euro al mese per ospite o più).

Bilancio in rosso: che fine farà il Pio Albergo Trivulzio?

Se il palazzo di piazza Mirabello 5, un "gioiello" nel centro di Milano venisse venduto proprio intorno alla cifra di 30 milioni, la cessione aiuterebbe sicuramente a respirare. È evidente, tuttavia, che questa non può essere considerata una soluzione strutturale. L'alternativa, già invocata dai vertici del Trivulzio, è che il Comune di Milano e Regione Lombardia aumentino i loro contributi. Ecco allora che una strada potrebbe essere quella di trasformare la "Baggina" in ospedale (Asst): rispetto ad oggi - dove invece è considerata una struttura di servizi alla persona - il contributo regionale per paziente aumenterebbe e, soprattutto, in caso di rosso nel bilancio, sarebbe direttamente la Regione a ripianare tutto.

Proprio in vista del possibile ingresso del Trivulzio nel sistema sanitario regionale, Regione Lombardia ha approvato una delibera per la verifica dei conti dell'istituto. L'agenzia di controllo del sistema socio-sanitario lombardo ha tempo fino al prossimo 15 luglio per riportare i risultati della verifica. Si tratta di un passaggio preliminare, proprio in vista dell'assorbimento del Trivulzio nel sistema sanitario come Asst incentrata sulla riabilitazione dei pazienti. L'opzione viene salutata con favore da Marco Bestetti. Il consigliere comunale e regionale di Fratelli d'Italia e presidente della commissione di controllo sulle partecipate a Palazzo Marino comunque avverte che anche "il Comune di Milano deve fare la sua parte, allineando ai valori corretti le tariffe che riconosce al Trivulzio per l'accoglienza dei minori e per l'ospitalità dei cittadini nella Rsa".

La struttura intrecciata con Tangentopoli

Il Pio Albergo Trivulzio nasce dalle disposizioni testamentarie del 26 agosto 1766 del principe Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio, nobile milanese e filantropo, attraverso le quali ne ordina la fondazione all'interno del suo stesso palazzo di abitazione, a Milano, in Contrada della Signora. Nel 1910 viene inaugurato la nuova sede sulla strada che conduce nel quartiere Baggio, in Via Baggina (da qui il nome con cui è conosciuto in tutta la zona di Milano) con un progetto firmato dagli ingegneri Carlo Formenti e Luigi Mazzocchi. Il Pio Albergo Trivulzio diventònne noto ai fatti di cronaca il 17 febbraio 1992.

Proprio là, infatti, Difatti, iniziò l’inchiesta giudiziaria di Mani Pulite, quando Il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese e ottenne dal Gip Italo Ghitti un ordine di cattura per l'ingegner Mario Chiesa, presidente della residenza per anziani ed esponente di spicco del Partito Socialista milanese. Fu proprio in quella circostanza che esplose Tangentopoli.

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