Minuto di silenzio "dimenticato": l'ultimo sgarbo del Pd a Israele

Scoppia la polemica a Firenze. Il consiglio comunale mette una toppa ma solo dopo le sollecitazioni del centrodestra

La seduta di ieri del consiglio comunale di Firenze
La seduta di ieri del consiglio comunale di Firenze
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Prima il minuto di silenzio per Israele "dimenticato" e decretato solo a seguito delle pressanti sollecitazioni del centrodestra. Poi gli interventi in aula negati ai capigruppo che volevano condannare il raid di Hamas. Sono queste le "mancanze" che il centrodestra di Firenze ha imputato al centrosinistra nelle scorse ore, a seguito dell'ultima seduta del consiglio comunale. Due gli episodi che hanno innescato la polemica, contestati ai "dem" in generale e in particolare al presidente del consiglio Luca Milani. Il primo, sottolineato dai consiglieri del Gruppo Centro Ubaldo Bocci ed Emanuele Cocollini, riguarda il minuto di silenzio in segno di solidarietà nei confronti di Israele. Un omaggio che sarebbe stato sì deciso e rispettato dal Pd, ma solo in un secondo momento, dopo la richiesta avanzata dai due consiglieri d'opposizione.

“Troviamo grave e vergognoso che si debba richiamare un articolo del regolamento - hanno attaccato Bocci e Cocollini - perché il presidente del consiglio comunale si decida a far rispettare all’aula un minuto di silenzio dopo una tragedia come quella che all’alba di sabato ha colpito Israele. Crediamo che serva maggiore equilibrio e maggior chiarezza nel gestire questioni così delicate”.

Solo una "dimenticanza", quindi? No, perlomeno secondo gli esponenti del Partito Democratico: questi ultimi hanno respinto le accuse, visto che a loro dire qualche consigliere mancava in quel frangente all'appello e Milani stava solo aspettando il momento più opportuno per far rispettare il minuto di silenzio. Ma il presidente (e di conseguenza il centrosinistra) sono finiti nella medesima occasione anche nel mirino di Forza Italia, con il capogruppo Mario Razzanelli che non ha risparmiato critiche per un altro gesto che non ha affatto apprezzato.

Per un altro motivo: Razzanelli avrebbe voluto effettuare un intervento in aula su quanto avvenuto nei giorni scorsi e condannare durante il discorso l'azione di Hamas, manifestando al contempo solidarietà agli israeliani. Ma nè a lui nè agli altri capigruppo (sia di maggioranza che d'opposizione) sarebbe stato consentito. “Avevo richiesto al presidente del consiglio comunale che ogni capogruppo potesse svolgere un proprio intervento sulla gravissima situazione creata dall’attacco di Hamas a Israele - ha denunciato l'esponente di Forza Italia a tal proposito - mi è stato risposto di no.

Non condividiamo le motivazioni: molte, troppe volte, l’assemblea si occupa dei temi più disparati che nulla hanno a che fare con i problemi veri delle persone. E oggi che a causa di questa nuova guerra si rischia un esodo in massa verso l’Europa non possiamo esprimere un’opinione? Assurdo”.

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