Napoletani in festa per l’Argentina

Il legame indissolubile con Diego Armando Maradona ha spinto molti napoletani a tifare Argentina. Grande festa davanti al murales del Pibe de oro e in piazza Dante

Napoletani in festa per l’Argentina

L’Italia ai Mondiali in Qatar non ha partecipato eppure i napoletani hanno avuto modo di seguire le partite con una certa passione e apprensione. Sì, perché nel capoluogo campano si è tifato in modo appassionato per l’Argentina. E domenica sera, dopo i calci di rigore che hanno suggellato la vittoria della nazionale Albiceleste, ecco che tra le strade della città è esplosa la festa.

Il legame tra partenopei e Argentina è noto da tempo. Basti citare un nome che ha fatto la storia del calcio mondiale e ha proiettato la squadra azzurra tra le grandi: Diego Armando Maradona. Un amore, quello tra Pibe de oro e Napoli, mai sbiadito dal tempo e che, paradossalmente, è divenuto ancor più forte dopo la morte del numero 10. Cosa non si fa per il proprio idolo, divenuto leggenda. Anche tifare un’altra Nazionale (ma in questo caso il dilemma è stato facilitato dall’assenza ai Mondiali della nostra squadra).

La vittoria dell'Albiceleste è stata salutata con fuochi d'artificio e caroselli di auto. Non va dimenticato, poi, che a Napoli c’è una comunità di circa 500 argentini. Sembrava di rivivere, seppur in modo più limitato, il trionfo della Nazionale guidata da Marcello Lippi nel 2006. In centinaia si sono ritrovati per seguire insieme Argentina-Francia, partita che ha regalato grandi emozioni. Gioia e paura si sono mescolati. Boati ad ogni gol segnato dai sudamericani, disappunto per l’inaspettata rimonta francese, gioia immensa dopo l'ultimo rigore. Poi l'esultanza incontenibile nel cuore di Napoli.

La festa è scattata in modo particolare davanti al murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli. Un luogo divenuto meta di pellegrinaggio laico di tifosi e curiosi. Bandiere azzurre (del Napoli) che si sono mischiate a quelle dell'Albiceleste e del Boca Juniors, una delle prime squadre di Maradona. Cori per Diego. Ma anche per Leo Messi, che qualcuno tra gli addetti ai lavori paragona al Pibe de oro. Cosa che ai puri e duri maradoniani non va giù.

Polizia e carabinieri hanno garantito l'ordine pubblico costituendo un senso unico tra i vicoli per quanti volevano rendere omaggio al ritratto di Diego. Le forze dell’ordine hanno permesso uno svolgimento ordinato della festa, andata avanti fino a sera tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Ma la festa è divampata anche in piazza Dante, dove tantissime persone hanno manifestato la propria gioia in un clima di serenità.

Anche Paolo Sorrentino ha esultato per la vittoria dei sudamericani. Su Instagram il celebre regista napoletano ha postato una foto dove sorridendo indossa la maglia dell'Albiceleste e cita Maradona. Tifoso del Napoli, Sorrentino ha voluto omaggiare Diego Maradona, suo idolo e protagonista indiretto del suo ultimo film "È stata la mano di Dio".

In questo scenario di festa non può mancare il tributo fatto dall'artigiano di San Gregorio Armeno, la famosa strada dei presepi della città, Genny Di Virgilio che ha realizzato una statuina in

ceramica di Messi che alza al cielo la Coppa del Mondo. Forse metterla sul presepe è un po’ troppo. Qualcuno la può comprare per ricordare un giorno di festa che ha unito una città, Napoli, e un Paese, l’Argentina.

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