Pubblicità e accessi anticipati: le mosse di Steam per proteggere gli utenti

La piattaforma ha deciso di dichiarare guerra alle pubblicità inserite nei giochi e di dare indicazioni più precise sullo stato di sviluppo dei giochi in "early access"

Pubblicità e accessi anticipati: le mosse di Steam per proteggere gli utenti
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Steam, la piattaforma leader del gaming su computer, ha deciso di prendere due provvedimenti per migliorare sensibilmente l’esperienza dei milioni di utenti che la utilizzano ogni giorno. Entrambi vanno a toccare argomenti “delicati” nel panorama videoludico: le pubblicità e i prodotti in accesso anticipato.

Per quanto riguarda il primo elemento, Valve, l’azienda proprietaria di Steam, ha deciso di combattere gli annunci in game. Pratica molto comune nei giochi per dispositivi mobili, essa consiste nella comparsa di banner pubblicitari a schermo che costringono gli utenti ad aspettare alcuni secondi prima che scompaiano o che possano essere chiusi premendo la “X” sempre ben nascosta. La mossa dell’azienda indica il chiaro intento di voler prendere le distanze da questo genere di annunci, che stavano iniziando a diffondersi sempre di più tra i giochi presenti su Steam.

Gli accessi anticipati, invece, sono una vera e propria “piaga” della piattaforma. Essi sono giochi rilasciati prima della “versione 1.0”, un modo che hanno gli sviluppatori per raccogliere più fondi da destinare al prodotto e di poter interagire con la community e avere un feedback diretto. Non mancano esempi felici di early access, basti pensare a quel capolavoro di Baldur’s Gate 3, ma vi è anche un elenco sterminato di giochi che non ricevono aggiornamenti da molto tempo.

Per venire incontro alle richieste sempre più pressanti degli utenti, dunque, Valve ha deciso di inserire un piccolo ma importante aggiornamento: d’ora in poi, quando si aprirà nel negozio virtuale la pagina di un gioco in accesso anticipato, ai possibili acquirenti sarà segnalata la data dell’ultimo update e, nel caso in cui questo sia avvenuto più di 12 mesi prima, verranno elencati anche i rischi di pagare per un prodotto abbandonato o i cui progressi non stanno più rispettando le date diffuse pubblicamente dagli sviluppatori.

Un passo importante dell’azienda, questo, che si spera possa

fare ordine nella vera e propria giungla di giochi che rischiano di rimanere per sempre in accesso anticipato e che, per questo, potrebbero fornire informazioni fuorvianti sui tempi di rilascio degli update.

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