Rogo nel carcere minorile di via Barellai, a Casal del Marmo, nella Capitale. Sarebbero due i detenuti che hanno dato fuoco ad alcune suppellettili all'interno della loro cella. Sono andati in fiamme anche alcuni materassi. L'incendio è stato subito spento dalla polizia Penitenziaria. Secondo quanto finora ricostruito, nella serata di martedì, durante un atto di rivolta, sono stati alcuni detenuti a dare origine alle fiamme che hanno raggiunto alcune celle all'interno del carcere minorile di Casal del Marmo, a circa un paio di chilometri dall'ospedale San Filippo Neri, nella zona nord ovest di Roma.
L'incendio doloso
Il rogo sarebbe scoppiato alle 21 circa di martedì 10 gennaio all'interno di tre celle del primo piano dell'edificio, in due di esse si trovavano circa una quindicina di detenuti, che sono poi stati trasferiti locali. Le aree interessate dal rogo sono state dichiarate inagibili, ma il fumo ha raggiunto anche le zone del piano superiore. Sul posto, oltre agli operatori che si trovavano in servizio nella struttura e agli addetti alla vigilanza, sono arrivate anche alcune squadre dei vigili del fuoco che hanno domato l'incendio e le ambulanze dell'Ares 118. Le fiamme sono state domate intorno alle 22. Due detenuti sarebbero rimasti intossicati e sono stati trasportati all'ospedale Pertini per essere visitati e curati, mentre tre agenti di polizia penitenziaria hanno dovuto far ricorso alle cure ospedaliere. A quanto si apprende, in aiuto agli agenti del carcere minorile sono arrivate anche altre unità appartenenti agli istituti penitenziari degli adulti della Capitale.
Le parole del sindacato
Dopo quanto avvenuto si sono recati sul posto il sottosegretario alla Giustizia con delega ai minori Andrea Ostellari e il direttore generale del personale del Dipartimento Giustizia Minorile Giuseppe Cacciapuoti. Massimo Costantino, segretario generale della Fns Cisl Lazio, ha fatto sapere che "i detenuti minorenni autori dell'incendio avevano già commesso azioni violente in altri istituti minorili". Costantino ha poi commentato quanto avvenuto ieri sera: "Le gravi e non più sostenibili criticità del sistema penitenziario continuano ad evidenziarsi quotidianamente con carenza di personale della Polizia Penitenziaria e aggressioni giornaliere, anomalie datate che non vengono prese in debita considerazione dalla politica e dai Governi".
Secondo il sindacato "occorre Intervenire con determinazione e subito con nuove assunzioni sia per la Polizia Penitenziaria, nei vari ruoli, che per i Direttori Penitenziari, i cui corsi attualmente in atto termineranno non prima del luglio 2023. Infine è necessario superare la promiscuità, negli istituti minorili, tra minorenni e giovani adulti fino a 25 anni".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.