Roma invasa dai cinghiali? La colpa è delle ghiande, non dei rifiuti

La risposta della giunta Gualtieri all'invasione dei cinghiali: "Si avvicinano ai centri urbani non per i cassonetti, ma alla ricerca di cibo"

Roma invasa dai cinghiali? La colpa è delle ghiande, non dei rifiuti

Roma invasa dai cinghiali, ormai, purtroppo, non è più una novità. I cittadini si sono rassegnati a trovare gli animali in giro per la Capitale, nei luoghi più disparati. I filmati suoi social si susseguono uno dietro l'altro.

Ma perché i cinghiali si sono avvicinati così tanto ai centri urbani? Secondo l'assessore all'Ambiente Sabrina Alfonsi la causa non sarebbero i rifiuti, annoso problema di Roma. Ebbene sì, stando a quanto dichiarato dalla rappresentante della giunta Gualtieri, la causa sarebbe da ricercare nelle ghiande. "In questo periodo i cinghiali si avvicinano alla città non per i cassonetti, ma alla ricerca di cibo. Molti arrivano a Piazza Mazzini alla ricerca di ghiande, il cibo che cercano di più. Il problema esiste ed è importante, ma non riguarda i rifiuti, riguarda l'aumento di cinghiali", ha infatti dichiarato Alfonsi, come riportato da FanPage.

Insomma, il problema non sono i rifiuti. Sia mai! I cinghiali cercano le ghiande. Questa la risposta dell'assessore dopo che il consigliere FdI Francesca Barbato ha espresso le proprie preoccupazioni in merito. Impensabile parlare di Giubileo 2025, mentre nei centri della Capitale i cinghiali continuano ad andare e venire indisturbati.

L'assessore Sabrina Alfonsi ha insistito col fatto che le autorità competenti stanno continuando ad applicare il protocollo organizzato da prefetto e Regione per arginare il problema. Gli animali, tuttavia, continuano ad essere presenti, ma non per via della spazzatura. "C'è una popolazione importante di cinghiali nei parchi fuori Roma che in questo periodo, soprattutto, si avvicina ai centri urbani: non per i cassonetti, ma alla ricerca di cibo", ha dichiarato Alfonsi, che ha fatto l'esempio di piazza Mazzini.

Gli ungulati si starebbero aggirando in quell'area perché interessati alle ghiande. "Ovviamente se lungo il tragitto trovano altre ghiande o altri scarti di cibo, soprattutto se sta a terra, loro lo mangiano", ha aggiunto. "Se sentono odori particolari magari rovesciano cassonetti. Per risolvere il problema occorre monitorare le strade che attraversano e, contemporaneamente, compiere altri tipi di operazione: a causa della peste suina abbiamo chiuso diversi passaggi", ha aggiunto.

Alfonsi ha poi precisato che la presenza dei rifiuti in città è diminuita, e così anche i fenomeni di rovesciamento dei cassonetti. I cinghiali, però, continuano ad arrivare per le ghiande. "La popolazione di cinghiali è aumentata notevolmente e gli esemplari non riescono più a trovare cibo fuori dalla città", ha proseguito. "Per questo si avvicinano, come testimoniano i corridoi ecologici aperti che li portano ai loro cibi per eccellenza.

Il problema esiste ed è importante. Non riguarda i rifiuti, ma la popolazione di cinghiali che è aumentata notevolmente: occorre farli diminuire. Si tratta di una problematica importante che deve necessariamente essere risolta", ha concluso.

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