Si è conclusa nel sangue una sparatoria avvenuta questa mattina attorno alle 11 a Fara Vicentina, piccolo comune della provincia di Vicenza. La vittima è un cittadino marocchino, che dopo aver rubato la pistola a un carabiniere ha iniziato a sparare, colpendo anche un agente della polizia locale che era intervenuto sul posto. Le forze dell'ordine erano state richiamate da alcuni cittadini allarmati dalla presenza dello straniero, che appariva alterato e violentemente fuori di sé.
L'uomo, sia prima che durante lo sparo dei colpi di pistola, urlava "Allah Akbar", locuzione religiosa legata all'islamismo ma spesso utilizzata dagli estremisti integralisti durante i loro attacchi terroristici che, appunto, vengono compiuti in nome dell'islam. Sollecitati di cittadini, sul posto sono giunti gli agenti della polizia locale e i carabinieri, che hanno tentato di portare alla ragione l'esagitato ma senza successo. A quel punto, le forze dell'ordine hanno cercato di bloccare l'uomo, che mostrava evidenti segni di pericolosità. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale il marocchino è riuscito lestamente a sfilare la pistola d'ordinanza di uno dei carabinieri dalla fondina. A quel punto ha iniziato a sparare, arrivando a colpire uno degli agenti della polizia locale, un 40enne che ora si trova ricoverato all'ospedale San Bortolo di Vicenza, fortunatamente non in pericolo di vita.
Quando lo straniero ha iniziato a sparare, i carabinieri sono stati costretti a rispondere al fuoco, colpendo l'uomo e uccidendolo. Maria Teresa Sperotto, sindaco della cittadina vicentina, ha spiegato: "Gli agenti stavano facendo il loro giro di routine e hanno chiamato i carabinieri perché avevano bisogno di un supporto. In quel momento dev'essere successo il fatto. Me ne rammarico per tutti, sia per la persona che è deceduta, sia per il nostro agente che è rimasto ferito".
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha dichiarato: "La sparatoria a Fara lascia sgomenti: oggi è il momento del dolore, della solidarietà all'agente della polizia locale ferito, Alex Frusti, e ai carabinieri coinvolti loro malgrado in una dinamica tanto drammatica quanto imprevedibile". Aggiungendo poi: "Sono vicino alla famiglia dell'agente ferito e ai suoi colleghi.
Indipendentemente da tante altre considerazioni, non dobbiamo mai dimenticare la difficoltà in cui le forze dell'ordine si trovano ad operare ogni giorno, e come sia aumentato il grado di pericolosità della loro attività di prevenzione e controllo di un territorio ad alto rischio come il nostro, che impone un presidio costante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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