Chiuso per Ramadan. La scuola la scuola Iqbal Masih di Pioltello, nell'hinterland milanese, farà il bis. Dopo le polemiche sorte lo scorso anno, l'istituto comprensivo statale della cittadina lombarda sospenderà nuovamente le lezioni in concomitanza con la conclusione della suddetta festività islamica. La data fissata sul calendario è quella del 31 marzo prossimo: in quell'occasione, gli alunni della scuola ad alta densità di extracomunitari staranno a casa nel nome di Allah, replicando quanto accaduto dodici mesi fa per iniziativa del dirigente scolastico e con il plauso del sindaco di centrosinistra.
Anche in questo caso, la motivazione addotta alla chiusura dell'isituto è la medesima: oltre il 40 per cento degli studenti è di fede musulmana, dunque la scuola andrà incontro alle esigenze di questi ultimi sospendendo le lezioni per ovviare alle possibili e numerose assenze in classe. "Esigenze didattiche", dunque. Le polemiche, pure stavolta, non si sono fatte attendere. "Perché bambini e famiglie non musulmane, in Italia, devono essere penalizzate? Qui non siamo in Pakistan e nemmeno in Marocco", ha commentato l'eurodeputata leghista e consigliera comunale a Milano, Silvia Sardone, che ha parlato di "decisione pericolosa". Gli islamici - ha incalzato l'esponente del Carroccio - "nelle scuole godono di trattamenti di favore. Penso all'assurdo divieto di merenda durante il Ramadan imposto lo scorso anno a Cremona per non urtare le sensibilità, o al corso su come portare il velo islamico in un istituto di Abbiategrasso".
Già lo scorso anno sul caso era intervenuto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. "Non credo che si faccia inclusione chiudendo le scuole", aveva commentato l'esponente di governo, ricordando che gli istituti non possono stabilire nuove festività in modo diretto o indiretto. La delibera del consiglio d'Istituto sulla chiusura era quindi passata al vaglio degli ispettori del Miur ed era stata contestata dall'Ufficio scolastico regionale della Lombardi, che aveva riscontrato alcune "irregolarità". Ma alla fine la scuola aveva comunque serrato i battenti, come previsto dal preside. E a un tratto era pure arrivata una lettera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in risposta all'invito della vicepreside a visitare l'istituto.
"Apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono", aveva scritto il capo dello Stato, senza entrare nel merito del caso specifico.Ora la nuova chiusura per Ramadan è già in calendario e alcuni genitori non hanno esitato a manifestare il loro disappunto.
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