Una vicenda che ha dell'incredibile, quella capitata al signor Giovanni, che è venuto a conoscenza del fatto di essere bigamo in quanto sposato, oltre che con la moglie, con un uomo non italiano da oltre 40 anni. Una scoperta che ha lasciato esterrefatto il protagonista della vicenda, il quale non solo era completamente all'oscuro di tutto ma, altro aspetto non trascurabile, non conosceva né aveva mai sentito neppure parlare del suo "consorte".
Il signor Giovanni è venuto a conoscenza dei fatti in modo completamente casuale: risultandogli necessario, ai fini della redazione di un atto notarile, ottenere un semplice certificato di matrimonio, si è recato presso il comune calabrese di Castiglione Cosentino, comune della provincia di Cosenza. Quando gli impiegati hanno preso in carico la sua richiesta, tuttavia, è arrivata la doccia fredda: l'uomo risultava infatti coniugato non solo con la moglie, bensì anche con un cittadino britannico.
Quella che doveva essere una prassi burocratica veloce e semplice da effettuare si era trasformata improvvisamente in un'assurda vicenda. Una volta impugnato il certificato di matrimonio richiesto, per intenderci quello relativo alle nozze con la sua attuale moglie, il signor Giovanni è stato richiamato indietro da una delle impiegate del Comune di Castiglione Cosentino. "Mi scusi", gli dice la donna, "in realtà a suo nome risulterebbe anche un altro certificato di matrimonio". Mentre cercava ancora di riprendersi dallo choc della notizia, l'uomo ha ricevuto dalla dipendente ulteriori dettagli sul suo presunto "consorte". "Dal registro del ministero dell’Interno, risulta che il 7 agosto 1982 lei si è sposato presso il Comune di Cosenza con un certo Brian James McIntyre". Il problema è che il signor Giovanni non solo non conosceva tale Brian James McIntyre, ma non aveva neppure mai sentito parlare di lui. A ciò si aggiunga, inoltre, il fatto che in quegli anni le unioni civili tra persone dello stesso sesso erano proibite.
"Dal nome, sembrerebbe trattarsi di un cittadino scozzese", ha dichiarato il diretto interessato alla stampa locale, "ma non siamo riusciti ad avere su di lui altre
informazioni, né il codice fiscale né la data di nascita". "Di certo a compiere l’errore, 42 anni fa, è stato il Comune di Cosenza e nessuno, finora, si era mai accorto di nulla", ha concluso il signor Giovanni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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