La polizia locale lo avrebbe sorpreso ad orinare su una delle pareti esterne di una chiesa risalente al IV secolo d.C., meta di decine di migliaia di visitatori. In un primo momento avrebbe reagito con un gesto di stizza, chiedendo provocatoriamente agli agenti di indicargli in alternativa un altro luogo nel quale avrebbe avuto la possibilità di espletare i propri bisogni fisiologici. Protagonista della vicenda un cittadino di 33 anni originario della Nigeria, che è stato denunciato per atti contrari alla pubblica decenza dopo aver orinato davanti alla basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, l'episodio in questione sarebbe emerso nel corso di un'operazione di controllo effettuata dalla locale in quella specifica zona, che già in passato sarebbe stata teatro di episodi analoghi.
Multa di 3mila e un ordine di allontanamento
Ad ogni modo, durante il servizio, gli operatori avrebbero notato lo straniero intento ad urinare su uno dei muri della basilica. A segnalare quel che stava accadendo sarebbero stati in precedenza alcuni turisti, giunti nella città romagnola per ammirare i celebri mosaici e trovatisi a sorpresa ad assistere ad una scena di degrado. Gli agenti si sarebbero quindi avvicinati al cittadino nigeriano, chiedendogli conto del suo comportamento e facendogli presente come un'azione del genere fosse vietata. Dal canto suo, l'africano non avrebbe battuto ciglio nè mostrato pentiementi: avrebbe anzi protestato, dicendo di avere urgenza di espletare il bisogno fisiologico e di non aver trovato nè bagni pubblici nè bagni chimici nelle vicinanze. Una giustificazione che non gli è tuttavia servita per evitare la denuncia e la conseguente multa da oltre 3mila euro, per un provvedimento accompagnato da un ordine di allontanamento ai sensi del regolamento di polizia urbana.
La chiesa è un voto voluto da Galla Placidia
Si tratta del resto di una chiesa ultramillenaria, costruita per volontà dell’imperatrice romana Galla Placidia in seguito ad un voto fatto a San Giovanni durante la pericolosa traversata per mare che da Costantinopoli la ricondusse a Ravenna nel 424.
Viste le pessime condizioni atmosferiche, la sovrana promise infatti che se fosse riuscita a toccare terra, avrebbe costruito un edificio sacro dedicato all’evangelista nel luogo dello sbarco. E così mantenne la promessa: la costruzione iniziò nel 425 e terminò nel 434. Un complesso di valore artistico inestimabile, trasformato suo malgrado nell'occasione in una vera e propria latrina dal trentatreenne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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