Tensione a Roma, nordafricani circondano agenti per far scappare un presunto spacciatore

I poliziotti avevano appena fermato un ragazzo tunisino quando si sono visti circondare da un gruppo di stranieri: ecco cosa è successo

Tensione a Roma, nordafricani circondano agenti per far scappare un presunto spacciatore
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Momenti di fortissima tensione nella tarda mattinata di ieri - domenica 9 febbraio - al quartiere Quarticciolo di Roma, dove alcuni agenti di polizia sono stati circondati da un gruppo di nordafricani mentre cercavano di fare una verifica su un giovane tunisino. Il gravissimo episodio si è concluso con un arresto e una denuncia.

Secondo quanto riferito sino ad ora, i poliziotti stavano effettuando un controllo al Quarticciolo, una zona purtroppo nota per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della loro operazione gli agenti hanno fermato un tunisino di 18 anni che si trovava al volante di un grosso Suv Volkswagen T-Roc. Il ragazzo risultava sprovviso di patente, motivo per cui gli uomini in divisa hanno deciso di trattenerlo per identificarlo. A quel punto è intervenuto un connazionale del giovane di pochi anni più grande. Dopo aver afferrato il compagno per un braccio, ha tentato di portarlo via, sottraendolo alla verifica degli agenti.

Ne è nata una discussione, e i due tunisini hanno chiamato altri loro compagni per farsi aiutare. I poliziotti sono stati in breve circondati da una quindicina di individui, tutti accorsi per impedire che il loro compagno 18enne, un presunto pusher, venisse fermato. La situazione si è risolta soltanto quando uno degli agenti, costretto dalla situazione, ha deciso di estrarre e mostrare la pistola d'ordinanza. La vista dell'arma ha messo in fuga molti dei facinorosi, permettendo alle forze dell'ordine di procedere. Il ragazzo tunisino di 18 anni è stato denunciato, mentre il connazionale di 21 è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale.

Si tratta della seconda volta in poche settimane che un gruppo di agenti viene circondato da una banda di facinorosi e presunti spacciatori. La situazione è molto grave e il Governo ne è al corrente, tanto che pare intenzionato ad applicare al Quarticciolo il cosiddetto "metodo Caivano".

"Questa mattina sono andato al commissariato Prenestino per incontrare il dirigente, Tommaso Niglio, al quale ho manifestato la solidarietà e la vigilanza dell'amministrazione. Non è il primo episodio; bisogna rivedere le leggi proprio perché i protagonisti dei fatti di ieri non sono nuovi a questo tipo di aggressioni. Assurdo che chi compie il proprio dovere venga accerchiato, malmenato o strattonato", ha dichiarato all'AdnKronos Mauro Caliste, presidente del V Municipio.

Anche Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, ha commentato l'episodio, manifestando tutto il malcontento della categoria da lui rappresentata.

"Ennesima dimostrazione di come stia diventando sempre più difficile per le forze dell'ordine svolgere il proprio lavoro in sicurezza", ha affermato. "Ormai questi episodi, in cui gruppi di delinquenti accerchiano le volanti per impedire gli arresti e favorire la fuga di spacciatori, si stanno normalizzando. E questo è inaccettabile".

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