Bambino di 8 anni muore risucchiato dagli scarichi della piscina

È morto questo pomeriggio un bambino di 8 anni dopo essere stato risucchiato dalle acque di una piscina: ecco la dinamica della tragica fatalità e altri avvenimenti simili degli ultimi mesi

Bambino di 8 anni muore risucchiato dagli scarichi della piscina
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Una tragedia si è consumata nel pomeriggio di giovedì 17 agosto alle Terme Sabine di Cretone, a circa 30 km da Roma: un bambino di appena otto anni è stato risucchiato dagli scarichi, in quel momento attivi, di una delle tre piscine a causa di alcuni lavori di pulizia e svuotamento. La tragica fatalità si è consumata proprio in concomitanza dell'orario di chiusura. Sul posto sono intervenuti i sommozzatori del nucleo dei Vigili del Fuoco della Capitale.

Le indagini in corso

Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri di Monterotondo per far luce sui fatti: perché un bambino si trovata ancora all'interno della piscina mentre era iniziata la manutenzione? Perché non è stata messa in sicurezza l'area prima che iniziasse l'operazione di pulizia? Tutte domande alle quali dovranno essere date delle risposte. Secondo alcune ricostruzioni, alcuni presenti hanno tentato disperatamente di salvare il piccolo rischiando di essere risucchiati anch'essi: il bambino sembra sia caduto accidentalmente all'interno della piscina. Come si legge sul sito web, gli orari di apertura al pubblico vanno dalle 9.30 alle 18.30 tutti i giorni e in orario serale (21-24) martedì, giovedì e sabato. La tragedia, come detto, sarebbe arrivata quando i clienti stavano per andare via nell'orario di chiusura pomeridiano. I genitori, in stato di choc, non hanno saputo spiegare la dinamica degli accadimenti.

Gli incidenti del passato

L'acqua termale sulfurea è conosciuta sin dall'antichità per le proprietà terapeutiche e cosmetiche e dal 1987 anche il nostro Minisetro della Sanità ne ha approvato i benefici. Sfortunatamente, quello di oggi non è il primo incidente che coinvolge un bambino in circostanze analoghe: come ricorda l'Ansa, il 10 luglio di due anni un altro bambino di 8 anni, Edoardo, ha rischiato di morire in una delle vasche ma è stato salvato in extremis da Michele Maiellari, pneumologo dell'ospedale di Acquaviva delle Fonti (Bari). Il bambino fu tratto in salvo dai bagnini e il medico gli praticò con un massaggio cardiaco e una respirazione bocca a bocca a bordo piscina.

Quest'estate, però, altre giovanissime vittime sono morte annegate come due bambini in piscine da giardino: aveva un anno e mezzo Ecaterina quando, mettendo la testa sott'acqua, non è più riuscita a riemergere. Niente da fare nemmeno per il piccolo Francesco, due anno, che lo scorso 3 luglio ha perso la vita nella piscina del giardino a casa nella frazione di Sant'Antonio di Mercadello, nei pressi di Novi di Modena. La dinamica esatta dell'incidente non è stata mai chiarita: potrebbe essere scivolato in piscina per provare a recuperare un giocattolo, quando il padre lo ha trovato pochi secondi dopo non c'è stato più nulla da fare.

Dinamiche tragicamente simili anche a inizio estate quando, nel mese di giugno, un altro piccolo di due anni ha perso

la vita nella piscina di casa a None, in provincia di Torino. Un piccolo di tre anni, invece, è morto all'ospedale di Borgo Trento (Verona) dopo un ricovero urgente per essere caduto all'interno di una piscina di Lazise.

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