Momenti di terrore a Terrasini, a pochi chilometri da Palermo, dove un uomo di sessant'anni, percettore del reddito di cittadinanza, ha tentato di dare fuoco alla stanza del sindaco. Il siciliano, un disoccupato che per anni ha ricevuto il sussidio, avrebbe dato in escandescenze dopo aver appreso che non avrebbe più ricevuto il sussidio pentastellato a partire dal prossimo mese.
La ricostruzione
Nella tarda mattinata di oggi l'uomo ha fatto irruzione nella stanza del sindaco e ha iniziato a versare benzina nel pavimento e sopra il suo corpo. "Brucio il Comune se non mi aiutate", queste le parole pronunciate dal percettore del reddito a Giosuè Maniace, primo cittadino di Terrasini. Fortunatamente, prima che l'uomo commettesse una strage è stato fermato.
Il paese è sotto choc
Nei piccoli bar della cittadini e nelle strade non si parla di altro da ore. "Poteva essere una strage - dice a ilGiornale il gestore di un bar di Terrasini -. Come pensava quest'uomo, già noto alla comunità, di poter risolvere qualcosa dando alle fiamme il nostro amato comune, simbolo di democrazia e pluralismo. Il reddito sicuramente non l'ha voluto abolire Maniace (il sindaco di Terrasini n.d.r.), perchè prendere di mira lui e gli altri piccoli amministratori locali, che anzi ogni giorno si attivano per cercare di aiutare le persone con queste difficoltà economiche".
Anche sui social network e nei gruppi dedicati a Terrasini gli utenti\cittadini si lasciano a interessanti considerazioni. "Con la violenza non risolve nulla - scrive un percettore di reddito sotto un post che riportava la notizia -. Facendo così fa passare tutta la categoria dei percettori come maneschi e pericolosi, quando non è così. Lo Stato ci ha aiutato per molti anni, sopratutto durante il Covid-19, ma adesso è arrivato il momento di dire basta, rimboccarsi la maniche e lavorare. Bruciando il comune avrebbe soltanto complicato la già tragica situazione".
Disordini al sud, paura a Napoli e Palermo
L'abolizione del reddito di cittadinanza è particolarmente sentito in Sicilia. Nell'isola ben 37mila famiglie percepiscono il reddito voluto da Conte e i grillini. Nelle prossime settimane si attendono cortei e manifestazioni da parte degli ormai ex percettori. Nel capoluogo siculo i percettori sono già scesi per le strade a manifestare diverse volte, ma senza nessun risultato.
L'attenzione rimane altissima sia a Palermo che a Napoli. Proprio in quest'ultima, oggi è stato convocato da Potere al Popolo e dai sindacati di base un presidio di protesta davanti la sede centrale dell'Inps in via Alcide De Gasperi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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