"Tre grandi problemi". L'ammissione (con riserva) di Sala su Milano

Sicurezza, caro affitti e ambiente: il sindaco del capoluogo lombardo mette in fila una serie di guai della città. Peccato che lui la governi da sette anni

"Tre grandi problemi". L'ammissione (con riserva) di Sala su Milano
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Giuseppe Sala tira le somme su tutto quello che non sta andando bene a Milano. E non sono proprio dettagli irrilevanti quelli che il sindaco del capoluogo lombardo enumera in occasione in occasione dell'evento di SkyTg24 che si tiene oggi a Palazzo Reale. "Abbiamo tre grandi problemi", ammette l'ex amministratore delegato di Expo, il quale espone i maggiori aspetti negativi della metropoli nel seguente ordine: "Il primo è quello dell'ambiente e della mobilità. Là - dice Sala - andrò avanti con giudizio, bisogna prendere decisioni divisive, ma dobbiamo ridurre il numero di auto che circolano, sia dando alternative che ponendo divieti". Se sui tanti divieti posti in questi ultimi sette anni dall'amministrazione comunale non c'è alcun minimo tipo di dubbio, sulle alternative ci sarebbe parecchio da discutere; anche perché spesso sono andate (paradossalmente) in contrasto con le esigenze dei cittadini. Si veda, per esempio, alla voce "invasione" dei monopattini elettrici e la totale mancanza di regole in merito, nonché per corsie preferenziali per la mobilità sostenibile che vanno a intralciare le carreggiate destinate agli autoveicoli.

Cosa non torna sulle parole del sindaco Sala

Poi, c'è la questione costi della casa. "Tutti gli spazi pubblici che abbiamo stiamo cercando di adattarli - assicura il primo cittadino, il quale però coglie la palla al balzo sul tema per prendersela con Palazzo Chigi -. Stiamo incentivando gli studentati ma serve un grande impegno anche dal governo: il tema casa è sempre stato ignorato dagli ultimi governi, l'ultimo piano casa italiano è di Fanfani, negli anni 50-60". C'è però anche da aggiungere come le politiche di Palazzo Marino per l'housing sociale per studenti siano state assolutamente insufficienti a fronte della domanda crescente del mercato immobiliare milanese e del caro affitti, dopata dall'ingente presenza di professionisti e studenti.

Infine, il terzo grande problema: la sicurezza. Ma anche qua, Sala tende a non assumersi troppe responsabilità e rilancia il fatto che "bisognerebbe distinguere tra la realtà e il percepito: in questo momento è difficile definire il limite tra la criminalità pura e l'enorme disagio, che rende ancora più difficile intervenire". Per poi proseguire con la narrazione riguardante una presunta "solitudine" politica e istituzionale del Comune: "Stiamo assumendo 500 vigili in più e mi è stato promesso che anche le altre forze dell'ordine, polizia e carabinieri, aumenteranno di questo livello". Tuttavia, prosegue, "se non cambiamo passo, adottando strutture adeguate, non andremo da nessuna parte: per gli homeless abbiamo tanti posti letto ma non vengono occupati".

In tutto questo, tra pochissimi giorni Beppe Sala compirà sette anni esatti da quando si è insediato a sindaco di Milano: e sembra che solo adesso si accorga di tutte le difficoltà che i milanesi stanno affrontando.

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