Il vescovo smaschera la sinistra: "Non fa più gli interessi dei poveri"

Monsignor Giusti non risparmia critiche alla sinistra e la accusa di aver abbandonato i propri ideali. "Oggi parla solo di teoria gender e utero in affitto"

Monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno
Monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno
00:00 00:00

La sinistra? Non fa più gli interessi dei poveri. Ne è convinto il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, che in una lunga lettera pubblicata dal quotidiano Il Telegrafo ha elencato le ragioni che lo hanno portato a questa considerazione. E non ha risparmiato dure critiche agli "eredi" del PCI, rei a suo avviso di essersi discostati dagli ideali originari dell'ex-partito e di aver smarrito la propria identità.

La sinistra sotto preocesso

"Sono cresciuto tra le Acli che avevano la sede della Dc e la casa del popolo con la sede del PCI. Avversari ma entrambi popolari, non per nulla il Partito Comunista faceva del proletariato il proprio vessillo - il pensiero del vescovo della città toscana, storicamente una delle più "rosse" d'Italia - l’etica comunista e quella cristiana avevano tantissimi punti in comune. Oggi faccio fatica a riconoscere in questa sinistra occidentale gli eredi del PCI. Oggi si è di sinistra se si è a favore della procreazione medicalmente assistita in provetta, semmai eterologa, e si tace dei metodi naturali per la fecondazione".

Utero in affitto e gender

Secondo monsignor Giusti la sinistra sembra aver ormai messo in secondo piano i diritti sociali per spostarsi con più decisione sui diritti civili. E sotto questo profilo, il vescovo si è scagliato contro la teoria gender e la cancel culture: temi che la sinistra ha a suo avviso messo ormai in cima alla propria agenda politica, a discapito di altre rivendicazioni magari più sentite dalle fasce economicamente più deboli della popolazione.

"La sinistra non fa più gli interessi dei poveri. Oggi sei di sinistra se sei a favore dell’utero in affitto e si tace sull’affido familiare aperto a tutti, al di là di qualunque orientamento sessuale - ha proseguito - oggi sei di sinistra se sei a favore di tutti gli anticoncezionali e i vari sistemi abortivi presenti sul mercato, ma non si parla mai dei metodi naturali gratuiti. La sinistra occidentale si è sposata con un pensiero che è lontano dalle sue radici, mi riferisco alla "cancel culture" e al gender. La sinistra faccia la sinistra e pensi a elaborare un progetto per favorire la crescita di una società fondata su lavoro, solidarietà, libertà".

L'appello del vescovo

Alla fine della missiva monsignor Giusti ha lanciato un appello a favore delle giovani generazioni.

"Occorre far crescere il senso critico dei giovani, far sì che sì appassionino al sociale e alla politica - ha chiosato - a sinistra oggi si sostiene una società individualistica che produce malessere crescente da parte dei giovani: anoressia, bulimia, autolesionismo, suicidio. Quando un ragazzo si uccide è una sconfitta per tutti". Il vescovo della chiesa livornese, insomma, non le ha certo mandate a dire.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica