Violentano in gruppo una studentessa: arrestato il figlio dell'ex calciatore Lucarelli

Mattia Lucarelli, 23 anni, figlio del noto allenatore e giocatore del Livorno è ai domiciliari così come un altro calciatore della stessa squadra. Sono accusati di avere stuprato una ragazza americana dopo una serata in discoteca a Milano

Violentano in gruppo una studentessa: arrestato il figlio dell'ex calciatore Lucarelli

Avrebbero stuprato una studentessa americana dopo una serata trascorsa in discoteca. Per questo motivo due ragazzi italiani, uno di 22 anni e l'altro di 23, sono stati arrestati dalla polizia di Milano con l'ipotesi di reato per violenza sessuale di gruppo in concorso con altri tre coetanei. Secondo quanto trapela dalle prime indiscrezioni, il 22enne è Mattia Lucarelli, figlio di Cristiano Lucarelli, l'ex calciatore del Livorno. L'altro è Federico Apolloni, centrocampista in forza al Livorno. Nei loro confronti, il gip Sara Cipolla ha ravvisato il pericolo di reiterazione del reato mentre ha escluso il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio.

I fatti

I fatti risalgono allo scorso marzo. Stando a quanto emerso dalle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Milano in collaborazione con i colleghi di Livorno, la studentessa sarebbe stata violentata in un appartamento del capoluogo lombardo. La giovane aveva conosciuto il gruppo di ventenni durante una serata in discoteca con le amiche. All'uscita dal locale, aveva accettato un passaggio in auto dai ragazzi che, però, invece di riaccompagnarla a casa, l'hanno portata in un'abitazione nelle loro disponibilità. Poi la violenza. A distanza di qualche giorno dall'accaduto, la vittima ha denunciato i presunti aggressori, venendo poi sentita dalla Procura della Repubblica di Milano.

L'arresto dei due ventenni

Questa mattina, venerdì 20 gennaio, gli agenti della Mobile di Milano, hanno dato seguito all'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, su richiesta dei pubblici ministeri del V Dipartimento, nei confronti dei ragazzi di 22 e 23 anni. Entrambi sono "gravemente indiziati" della violenza sessuale di gruppo in concorso con altri tre coetanei.

Gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità dei cinque indagati sia mediante l'escussione di alcuni testimoni che attraverso l'analisi di quanto estrapolato dai telefoni cellulari della vittima e dei presunti autori degli abusi.

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