Abusi sessuali su minori nei locali della parrocchia: arrestato l'educatore

Un uomo di 36 anni impegnato come educatore presso una parrocchia di Terracina (nel Lazio) è stato arrestato per abusi sessuali su minori: avrebbe approfittato del suo ruolo per abusare di due ragazzine di 13 e 16 anni

Abusi sessuali su minori nei locali della parrocchia: arrestato l'educatore

Abusi sessuali su minorenni commessi anche nei locali della parrocchia, con una delle due presunte vittime che all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 14 anni. Questa l'accusa che nelle scorse ore ha portato all'arresto di un uomo di 36 anni, educatore al discepolato di una chiesa di Terracina (nel Lazio, in provincia di Latina) nonchè animatore di un'associazione di volontariato del territorio. Il trentaseienne è finito in manette al termine delle indagini condotte dal locale commissariato di polizia, avviate a seguito della denuncia presentata dai genitori di una ragazzina (allora) non ancora quattordicenne.

L'adolescente aveva confidato di essere stata vittima nei mesi precedenti di abusi sessuali da parte di un ragazzo impegnato come educatore. Da quanto risulterebbe, non fu l'unica: l'inchiesta ha consentito infatti di accertare come anche un'altra minore (all'epoca sedicenne) che frequentava la stessa parrocchia e la medesima associazione volontaristica fosse stata oggetto di identiche attenzioni sessuali da parte dell’indagato. Secondo le medesime modalità, oltretutto: l'uomo trascorreva diversi pomeriggi in compagnia delle ragazze, visto che le erano state affidate dalle famiglie, convinte evidentemente di farle partecipare ad iniziative di volontariato utili per il loro percorso di crescita.

Sulla base delle accuse invece, l'uomo avrebbe sfruttato il ruolo di educatore per entrare fin troppo in confidenza con le giovanissime. Al punto da inviare e richiedere loro a più riprese foto e filmati dall'esplicito contenuto sessuale. E non è tutto, perché avrebbe creato molteplici occasioni per rimanere da solo con loro e per abusarne sessualmente. Gli inquirenti hanno ricostruito la vicenda raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico del trentaseienne, che hanno poi indotto il gip del tribunale di Latina ad accogliere la richiesta di misura cautelare avanzata dal pubblico ministero. Una storia che potrebbe presentare nuovi sviluppi a breve, ma che nel frattempo ha scosso l'intera comunità di Terracina.

Nel frattempo la Diocesi di Latina ha preso le distanze da quanto accaduto, manifestando la propria vicinanza alle giovani e ai loro familiari. "D’intesa con il vescovo, il parroco ha immediatamente allontanato l’indagato da ogni genere di attività in parrocchia.

Da parte sua, sempre durante l’incontro, il vescovo Mariano Crociata ha raccolto il dolore della famiglia per questa esperienza da affrontare - si legge in una nota - ha comunque invitato i genitori a presentare una denuncia alle forze dell’ordine e ha messo a disposizione della famiglia le strutture diocesane del consultorio familiare e del servizio per la tutela dei minori. La chiesa pontina continua a stare al fianco delle vittime e delle loro famiglie nelle forme che saranno ritenute più utili".

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