I punti chiave
Da sette mesi Chiara Lindl è dispersa nel lago d'Iseo. I genitori della 20enne tedesca, risucchiata dalle acque del Sebino a seguito di un incidente in barca la sera del 1°settembre 2023, hanno lanciato un raccolta fondi su Gofundme.com per finanziare una squadra speciale di sommozzatori che arriverà in Italia dalla Germania nelle prossime settimane per proseguire le ricerche. "Consideriamo questa operazione come la nostra ultima speranza di ritrovare nostra figlia", spiegano i familiari della giovane nell'appello diffuso sulla nota piattaforma di crowdfunding.
Le nuove ricerche
Le ricerche di Chiara Lindl da parte del Gruppo Volontari del Garda proseguono senza sosta dalla scorsa estate. Il lago, che qualche mese fa è stato scandagliato anche con un Sonar, non ha ancora restituito la salma della 20enne. Motivo per il quale i genitori della ragazza hanno deciso di rivolgersi all'associazione Technische Hundestaffel e. V., un gruppo di sommozzatori che utilizza i cani per la ricerca di persone in acqua, affinché possa essere di supporto al team italiano. "I cani cercano odori individuali (personali) e sono un metodo unico di successo in Europa. - precisano i genitori di "Kiki" su Gofundme.com - Hanno anche trovato persone che sono rimaste in acque profonde per diversi mesi".
L'appello
Nell'appello i familiari della giovane precisano che, qualora la salma non dovesse ritrovata, utilizzeranno la donazione per finanziare il lavoro dell'Unità cinofila tecnica. "Le loro missioni sono volontarie - si legge ancora - e il denaro è necessario anche per acquistare nuove attrezzature e riparazione. Questo aiuterà anche le prossime famiglie che avranno bisogno di un supporto del genere". E infine: "Ci auguriamo di avere con noi la nostra luce del sole: Kiki".
La tragedia
La sera del 1°settembre 2023 Chiara Lindl si trovava a bordo di un motoscafo sul lago d'Iseo assieme a un gruppo di amici. Stando alla ricostruzione dei carabinieri di Breno, sulla scorta delle testimonianze raccolte, quel giorno avevano alzato tutti un po' il gomito. L'unico a non consumare alcolici era stato il figlio del proprietario dell'imbarcazione, dotato di patente nautica e quindi deputato a guidare il mezzo.
Ad un certo punto della serata, un'amica della 20enne avrebbe preso i comandi del natante. Durante un'accelerazione Chiara, che si trovava a prua, è precipitata in acqua. Nessuno dei presenti è riuscito ad afferrarla e da quel giorno non è più stata trovata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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