"Colpita al collo e all'addome". L'autopsia svela come è morta Michelle

La ragazza sarebbe stata colpita con almeno sei fendenti al collo, all'addome e alla schiena. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stata ritrovata. Domani l'interrogatorio del 17enne

"Colpita al collo e all'addome". L'autopsia svela come è morta Michelle
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Ferite di arma da taglio al collo, all'addome e alla schiena. È quanto emerge dall'autopsia sulla salma di Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa a Primavalle (Roma) tra le 11.30 e le 15.30 di giovedì 29 giugno. L'esito parziale degli accertamenti autoptici conferma l'ipotesi di una violenta aggressione da parte del presunto assassino, un 17enne di origini srilankesi con la passione per la musica trap, che avrebbe colpito la ragazza con almeno sei fendenti. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stata ritrovata all'interno dell'appartamento di una palazzina al civico 28 in via Dusmet, dove si è consumato l'omicidio.

L'autopsia

L'esame autoptico è stato svolto venerdì pomeriggio presso l'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma. In base a quanto apprende l'Ansa da fonti investigative, i primi risultati confermerebbero la dinamica e la modalità dell'aggressione: Michelle è stata colpita ripetutamente e uccisa con un coltello da cucina. Nel corso degli accertamenti cadaverici sono stati effettuati anche i prelievi per gli esami tossicologici, ma servirà qualche settimana per conoscere i risultati.

Domani l'interrogatorio del 17enne

È stato anticipato a domani mattina, invece di lunedì, come era trapelato nelle scorse ore, l'interrogatorio di garanzia del 17enne. Il giovane, che ora si trova recluso nel carcere di Casal di Marmo con l'accusa di omicidio volontario, sarà sentito dal gip del tribunale minorile di Roma. All'indagato potrebbe essere contestato anche l'occultamento di cadavere per aver nascosto il corpo senza vita della giovane in un carrello della spesa, salvo poi abbandonarlo vicino a un cassonetto dei rifiuti.

I dubbi sul movente

Resta ancora da accertare il movente dell'omicidio. Al netto di ogni ipotesi, gli inquirenti escludono la pista di un delitto a sfondo passionale. Sul corpo della ragazza, infatti, non sono stati riscontrati segni compatibili con un'eventuale violenza sessuale.

A scatenare la furia del 17enne potrebbe esser stata una lite per pochi soldi, forse un debito da 30 o 40 euro. Inoltre, è probabile che il giovane abbia consumato un mix di droghe e farmaci prima di avventarsi con violenza sulla vittima.

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