La possibilità di scarcerazione per Louis Dassilva sarà nelle mani del Riesame, lo ha stabilito la Cassazione. Ma intanto ci si chiede se oltre l’ipotesi di movente e oltre l’idea che sia lui a transitare di fronte alla Cam 3 di via del Ciclamino a Rimini alle 22.17 del 3 ottobre 2023, pochi istanti dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, ci sia dell’altro.
Se dovesse cadere l’indizio della Cam 3 - a seguito dell’incidente probatorio dell’11 febbraio con cui Dassilva sarà confrontato con il vicino Emanuele Neri che si è riconosciuto nelle immagini - è probabile che gli inquirenti abbiamo nelle mani degli altri indizi. Per esempio, negli atti si legge “L’emergere dei primi indizi di colpevolezza a carico di Dassilva Louis: la mancata consegna da parte dell’indagato degli abiti utilizzati nella giornata del 3 ottobre 2023”. Agli inquirenti, la moglie Valeria Bartolucci ha però chiarito che gli stessi investigatori avrebbero chiesto a Dassilva gli abiti indossati il 4 ottobre, ossia quando l’uomo è entrato in contatto con la scena del crimine. In altre parole, stando alla testimonianza, non sarebbero stati chiesti all'indagato gli abiti indossati il giorno del delitto.
“Sembrava nero ma era Neri. L’abbiamo capito che aria tira ormai. Non c’è più un motivo perché Dassilva stia in carcere”, ha commentato a Quarto Grado Bartolucci in merito a una ripresa del 29 settembre 2023 in cui si vede sicuramente il vicino Neri. E ha annunciato che presto lascerà il condominio: “Il 30 di marzo rogito, dopo di che il mio acquirente rogiterà. Finalmente. Sono contentissima. Desidero ardentemente cambiare i vicini di casa, i conoscenti. Spero di trovare una sistemazione quanto meno nelle vicinanze, dato che gradirei avere una casa indipendente, non posso permettermi proprio Rimini ma nelle immediate vicinanze spero di sì”.
Gli inquirenti vaglieranno la somiglianza tra la voce di Dassilva e la traccia audio di un respiro gutturale captato dalle telecamere dopo le urla di Pierina Paganelli. Ma intanto Loris Bianchi ha reso alla trasmissione di Rete 4 una sua ipotesi sul responsabile del delitto: “In cuor mio c’è qualcuno di esterno. O Piera ha visto qualcosa che non doveva vedere o, come abbiamo visto già in altri casi, un assassinio giusto così per emozione. Si pensano tutte ovviamente”.
Loris, fratello di Manuela Bianchi, ovvero la nuora della vittima, ha anche commentato il furto subito in casa di Pierina Paganelli, furto sul quale gli inquirenti credono non ci siano legami con l’omicidio.
“Quella è stata una cosa abbastanza fastidiosa perché, secondo me, chi ha fatto quel colpo lì l’ha puntato, sapendo comunque che era un appartamento vuoto da tanto tempo, per cui si è avvalso di questo vantaggio per andare a rubare. È fastidioso pensare una cosa del genere, che è stata premeditata così”, ha commentato Loris Bianchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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