“Stefania, questa eri tu. La tua mamma ti aspetta. Ti riconosci?”. Così l’associazione Manisco World, per bocca della sua presidente Virginia Melissa Adamo, prosegue nella sua ricerca di Stefania Puglisi, della quale oggi ricorre l’anniversario della scomparsa. Sono trascorsi infatti 43 anni da quel 6 dicembre 1981, da quando, intenta come tanti altri suoi coetanei a preparare gli addobbi natalizi, la piccola sparì nei pressi della sua casa di San Giovanni Galermo in provincia di Catania.
Stefania Puglisi aveva all’epoca 10 anni e la si cerca viva: per questa ragione continuano a essere diffusi quanti più dettagli della sua scomparsa, nella speranza che la bambina di ieri, oggi donna, possa ricordare un particolare lontano nel tempo. E per questa ragione, in questi anni, continua il suo viaggio sul web un video girato dalla sua mamma Nuccia, che non ha mai perso la speranza. “Chiediamo il supporto di tutti i nostri connazionali a condividere nelle vostre pagine social l’appello di mamma Nuccia e la nuova age progression di Stefania Puglisi. Non siate indifferenti al dolore di una mamma”, scrivono ancora sul profilo Facebook di Manisco World. La age progression è quella realizzata dall’artista forense Abraham Valenzuela di MissingAngelsOrg, mentre la mamma della bambina scomparsa è seguita dall’avvocato Luigi Ferrandino.
Ma qual è la storia di Stefania Puglisi? Come detto, era il 6 dicembre 1981, la piccola Stefania stava preparando l’albero di Natale insieme alla nonna: avendo bisogno di una scatola di cartone, è uscita dall’abitazione, con in braccio il suo Pinocchio di legno (un giocattolo snodabile molto in voga a quei tempi), per trovare la scatola in una vicina discarica, cui però non sarebbe mai arrivata, poiché, stando alle testimonianze, tre uomini, tra cui uno con indosso una giacca mimetica, l’avrebbero prelevata con una Fiat 500.
Un rapimento quindi sarebbe stato la causa della sparizione della bimba. E i sospetti iniziali sono caduti sul fratellastro del padre di Stefania, Riccardo Puglisi: tra lui e i genitori della piccola ci sarebbero stati rancori.
Non solo: stando a quanto riportato sulla scheda di “Chi l’ha visto?” poche ore prima della scomparsa, l’uomo, alle prese con il servizio di leva e quindi in possesso di una giacca militare, sarebbe andato in casa Puglisi a bordo di una Fiat 500 con un fanale rotto, chiedendo dei bambini in tono minaccioso. Riccardo Puglisi ha tuttavia sempre smentito qualunque collegamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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