"Fu violentata a una festa". Si indaga sul passato di Chiara Petrolini

La 22enne si trova ai domiciliari con l'accusa di aver ucciso e seppellito in giardino i suoi due figli subito averli partoriti. Secondo alcune voci di paese, in passato, la 22enne avrebbe subito una violenza sessuale

"Fu violentata a una festa". Si indaga sul passato di Chiara Petrolini
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Si continua a scavare nel passato di Chiara Petrolini, la 22enne che avrebbe ucciso e seppellito i suoi due figli nel giardino della villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo, nel Parmense. Secondo un'indiscrezione diffusa da Repubblica, in passato la giovane sarebbe stata abusata sessualmente da un ragazzo a una festa tra amici. Sul presunto episodio di violenza sessuale stanno indagando i carabinieri, anche se finora non sarebbe emerso alcun tipo di riscontro né una denuncia relativa a un eventuale stupro.

La presunta violenza sessuale

Occorre precisare che, allo stato, si tratta solo di un'indiscrezione. Anzi, un chiacchiericcio di paese. Non è chiaro, infatti, a quando risalga la presunta violenza sessuale né chi sarebbe l'ipotetico ragazzo coinvolto. In ogni caso, in assenza di denuncia, quest'ultimo non potrebbe essere perseguito penalmente, come prevede la legge. E Petrolini non risulta che abbia mai sporto denuncia contro qualcuno. A meno che la giovane non abbia raccontato l'episodio in via confidenziale a un'amica o conoscente. Ad ogni modo, gli investigatori stanno facendo tutte le verifiche del caso per cercare eventuali conferme. Per certo, dai due interrogatori a cui è stata sottoposta l'indagata, non sono emersi dettagli in tal senso rilevanti.

I dubbi

Davanti al gip del Tribunale di Parma, lo scorso giovedì, Petrolini si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Una scelta concordata, verosimilmente, con il suo legale. Quest'ultimo, l'avvocato Nicola Tria, ha puntualizzato che l'assistita, nei precedenti interrogatori, "ha fornito un contributo non irrilevante per la ricostruzione dei fatti" e "non è escluso che in futuro non decida di rendere dichiarazioni". Ma soprattutto il difensore ha detto che "manca qualche pezzo" nella ricostruzione dell'accaduto. Di sicuro, come ha precisato anche il procuratore Alfonso D'Avino durante la conferenza stampa, non ci sono complici in questa macabra vicenda. La posizione dei genitori di Chiara è stata stralciata: erano all'oscuro di tutto.

Lo stesso vale per Samuel, il fidanzato della 22enne, che ha appreso la notizia relativa al ritrovamento dei due neonati quando è stato convocato in caserma. Intanto si continua a scavare nel passato della giovane, alla ricerca di qualunque dettaglio che possa fare luce sui motivi che possano aver indotto la studentessa a seppellire i suoi figli nel giardino di casa.

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