Il giallo di Kata in un video: chi è la persona ripresa dalle telecamere?

Nell'ultimo video di Kataleya ci potrebbe essere la chiave del giallo: nell'inquadratura, quasi totalmente nascosta, sembra esserci una persona, un potenziale testimone

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Durante il montaggio dell’ultimo video di Kataleya Chicclo Alvarez alla redazione di “Chi l’ha visto?” non è sfuggito un dettaglio importante. Nella messa in onda di ieri, Federica Sciarelli ha infatti puntato l’accento su quella che sembra una persona in osservazione, fuori dall’ex hotel Astor all’epoca occupato.

Le telecamere di sorveglianza poste di fronte all’albergo hanno infatti immortalato la bambina scomparsa nel momento del suo ultimo avvistamento: nel video, Kata ha lasciato i bambini con cui stava giocando in cortile e sta salendo al primo piano, ma sembra esserci qualcosa che attira la sua attenzione. Il dettaglio finora mai stato notato è che in basso a sinistra, nell’inquadratura, sembra esserci una persona, una donna azzarda Sciarelli, con una maglietta bianca e quello che sembra un ciuffo di capelli neri. È un potenziale testimone? Questa domanda potrebbe avere una risposta chiave nel giallo.

Intanto sono trascorsi oltre 4 mesi dalla scomparsa della bimba. Kata, di 5 anni, sparì infatti nel pomeriggio del 10 giugno 2023 a Firenze. “Chi l’ha visto?” ha raccolto l’ennesimo sfogo della madre Katherine Alvarez, che continua a chiedere “chi sa, parli”: “Vivere così, con questi pensieri, che nessuno sa cos’è successo a mia figlia, chi l’ha presa… questo è peggio per me, ogni giorno è peggio”. La donna, che ha tentato il suicidio, così come il marito, dopo la scomparsa della figlia, ha aggiunto: “A volte non ho voglia nemmeno di vivere così. Rivoglio indietro mia figlia, per me è tutto”.

Anche il padre di Kata Miguel Angel Chicllo Romero è disperato, perché vorrebbe maggiori informazioni dagli inquirenti: “Datemi un motivo per stare tranquillo”. Ma le indagini, sulle quali c’è naturalmente il più stretto riserbo, sono indirizzate a cercare di capire il movente del presunto rapimento e quindi sono state rivolte, di tanto in tanto, al nucleo famigliare allargato, anche per vagliare eventuali attriti con altre persone, attriti che potrebbero aver portato al gesto criminale.

Rassicura sul ruolo della famiglia Sarah Matteoni, legale della mamma di Kataleya: “Per quanto riguarda la mia assistita non ci sono scheletri nell’armadio, lei veramente ha riferito tutto, veramente si è recata settimanalmente anche più volte dalla procura, dagli inquirenti, per riferire tutto quello che sapeva. Continua nelle sue ricerche, giornalmente, non smette mai di cercare qualche traccia di sua figlia”.

Le fa eco l’avvocato della famiglia, Filippo Zanasi, che spera ancora in una segnalazione cruciale.

Siamo estremamente convinti - ha commentato - che ci sia più di una persona che sa perfettamente quello che è successo. C’è qualcuno che sicuramente può risolvere questo caso, che ci può dare un’indicazione definitiva”.

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