"I genitori di Kata non sono indagati". Lo conferma a ilGiornale.it l'avvocato Sharon Matteoni, legale di Katherine Alvarez, mamma della bimba peruviana scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. Ma gli inquirenti parlano di "faide tra parenti della famiglia Alvarez e gruppi di peruviani, ecuadoregni e romeni che occupavano l'hotel - scrive il Corriere.it - per il possesso e la gestione illecita delle stanze per le quali erano richieste somme di denaro". Sabato 5 agosto 2023, la squadra mobile della Questura di Firenze ha dato esecuzione ha un mandato di misura cautelare, su richiesta dei pm della Dda, nei confronti di quattro cittadini peruviani verosimilmente coinvolti nel racket degli affitti all'interno dell'ex hotel Astor, la stuttura di via Maragliano (poi sgomberata lo scorso 17 giugno) in cui viveva la piccola Kata. Agli atti dell'ordinanza con cui il gip Angelo Petuzzi ha ordinato l'arresto in carcere dei quattro sudamericani, tra cui anche lo zio materno della bimba, Abel Alvarez, c'è anche una denuncia nei confronti dei genitori della piccina. Il denunciante sostiene di essere stato colpito "con pugni al volto" da Miguel Angel Chicclo Romero, il papà di Kata, e "graffiato sul braccio" da Katherine.
Perché hanno sequestrato i cellulari ai genitori di Kata
Congiuntamente all'attività della squadra mobile, ieri mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze hanno eseguito, su richiesta della procura di Firenze, una perquisizione a casa dei genitori di Kata. Nella fattispecie sono stati acquisite le copie forensi dei cellulari in uso alla coppia. Stando a quanto scrive il Corriere.it, il sequestro dei telefoni servirà a capire se vi siano mail, messaggi o chat utili alle ricerche. Il dubbio degli inquirenti è che la mamma e il papà della bimba possano aver ricevuto da qualcuno informazioni sul rapimento della figlioletta ma abbiano deciso di non parlarne. "La motivazione che si evince dal decreto di perquisizione è quella di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini sulla scomparsa di bimba. - spiega l'avvocato Matteoni alla nostra redazione - Ovviamente, come dichiarato dalla procura stessa nel comunicato di ieri, si tratta di un'indagine parallela (quella del racket ndr) che potrebbe essere connessa a quella relativa alla scomparsa della minore per alcuni fatti in cui pare siano coinvolte le persone sottoposte a misura cautelare".
"Sorpresa dall'arresto del fratello"
Tra le persone arrestate ieri vi è anche Abel Alvarez, il fratello di Katherine, la mamma di Kata. "La mia assistita è rimasta molto sorpresa dall'arresto del fratello. - continua il legale - Non si aspettava una cosa del genere, è molto rammaricata e dispiaciuta". Poi l'avvocato conclude: "In ogni caso Kathrine si sente anche molto sollevata dal fatto che, nonostante siano passati due mesi dalla scomparsa della bimba, procedano le attività della procura. A lei interessa soprattutto poter riabbracciare il prima possibile sua figlia".
"I genitori di Kata mi picchiarono"
Dall'ordinanza di custodia cautelare con cui il gip Angelo Pezzuti ha ordinato l'arresto in carcere dei quattro peruviani, accusati a vario di titolo di estorsione, tentativi di estorsione e rapina, tra il novembre 2022 e il 28 maggio 2023, e di tentato omicidio e lesioni gravi, commessi lo stesso 28 maggio 2023, per imporre il racket degli affitti all'interno dell'ex Astor, spunta un nuovo dettaglio. Lo scorso marzo, un ex occupante della struttura denunciò alla polizia i genitori di Kata sostenendo di essere stato aggredito dalla coppia. Stando a quanto si evince dalla querela, attorno alle 22.30 del 23 marzo, durante una discussione - riporta il gip nell'ordinanza - il denunciante era stato colpito da Miguel Angel Chicclo Romero "con pugni al volto", e dalla fidanzata di quest'ultimo, Katherine Alvarez, "che lo aveva graffiato con le unghie sul braccio sinistro e sulla faccia". Il denunciante sostiene anche di essere stato colpito dal fratello di Miguel, Edgar Chicclo Romero, zio paterno di Kata, "con violenti pugni al fianco destro e sulla schiena".
Il teste: "Avevano la gestione delle stanze nell'albergo"
L'ordinanza riporta affermazioni prese a verbale, come teste, dello zio paterno di Kata, Marlon Edgar Chicclo Romero. Il 13 giugno 2023 - dopo il sequestro della nipote, precisa l'Ansa - spiegò che all'interno dell'ex hotel Astor suo fratello Miguel Angel, padre di Kata, insieme ad Abel, il cognato, avevano la gestione delle stanze dell'albergo.
In particolare, si ricava sempre dall'ordinanza, Marlon spiegava che "ogni volta che una famiglia andava via, loro acquistavano il diritto ad entrare nella stanza e la rivendevano a chi ne faceva richiesta" e che "erano soliti vendere una stanza piccola a 800 euro una tantum mentre quelle con il bagno a 1.200 euro una tantum".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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