Il braccialetto elettronico rappresenta davvero una barriera e una prevenzione per stalking e violenze? In teoria sì, ma nella pratica ogni caso è a sé. Le cronache internazionali annoverano diverse storie di pericolosi malfunzionamenti e c’è una donna che si è rivolta a “Chi l’ha visto?” poiché il suo caso sembrerebbe essere emblematico. Va ricordato che solo nell'ultima settimana Mario Furio ha ucciso l'ex moglie Celeste Rita Palmieri a San Severo e un altro femminicidio si è consumato alla stazione di Civitavecchia: in entrambi i casi non è scattato l'alert previsto dal dispositivo.
Lei si chiama Tiziana e vive a Umbertide, una cittadina di poco più di 200 chilometri quadrati in provincia di Perugia. Il 14 giugno 2024 ha denunciato il marito per aggressione, come testimonia anche il referto stilato dall’ospedale dopo che l’uomo le avrebbe sferrato un pugno. Tiziana afferma di subire da 28 anni aggressioni fisiche e verbali dall’ex marito Gennaro, dal quale si è separata quattro anni fa: per lui è scattato il divieto di avvicinamento a 500 metri con braccialetto elettronico. Ma quest’ultimo, tra ritardi nell'applicazione della misura, malfunzionamenti e la decisione del giudice, legata alle dimensioni della cittadina, di restringere il campo a 50 metri, non si sarebbe mostrato particolarmente efficace.
Tiziana ha raccontato alla trasmissione di Rai 3 un fatto accaduto proprio la settimana scorsa: “Io ero vicino al mio luogo di lavoro, lui era a piedi. Io sono passata con la macchina e il mio dispositivo non ha suonato. Ho allertato le forze dell’ordine”. In altre parole, Gennaro sosterebbe di essere passato col camion a 50 metri dall’ospedale in cui Tiziana lavora, ma in riferimento all’episodio dei giorni scorsi si giustifica dicendo che il mezzo avrebbe esaurito il gasolio lasciandolo a piedi proprio in quel punto del paese.
“Mia moglie mi ha cacciato. Io non ce l’ho con lei, vorrei farla tornare sui suoi passi. Ma lei ha paura”, ha spiegato Gennaro a “Chi l’ha visto?”. L’uomo si è lamentato per il divieto di avvicinamento a 500 metri - “Cinquecento metri in linea d’aria, sai dove devo stare? Fuori Umbertide” - e ha smentito di aver dato un pugno all’ex moglie. Lapidario sull’efficacia del braccialetto: “Non serve a niente”, ha commentato, aggiungendo di poterlo tagliare in qualunque momento e fare quello che vuole, lasciando il braccialetto e il monitor accoppiato lontani da sé.
Tiziana è stata più volte in una comunità protetta, afferma che l’ex la chiamerebbe di continuo e la cercherebbe di notte nelle auto ferme per controllare se si trovi con qualcuno. E ci sarebbe un video che ritrarrebbe Gennaro nell’atto di cercarla brandendo un coltello o un bastone: pare che il filmato fosse sui social, ma i carabinieri lo avrebbero fatto rimuovere “per tutelare la famiglia”.
Gennaro ha ammesso di cercare l’ex moglie spesso, ma solo per vedere i figli: tuttavia, in realtà, avrebbe perso la potestà genitoriale. E, all’interno di questo scenario, il monitor con cui Tiziana riceve il feedback del braccialetto elettronico non permette, come invece dovrebbe, di inviare l’sos ai carabinieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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