Bambino morto a Marsa Alam, le autorità egiziane: "Aveva un tumore al cervello"

Mattia Cossettini è deceduto a 9 anni lo scorso 6 gennaio mentre si trovava in vacanza con i genitori. Il referto dell'ospedale egiziano parla di una emorragia cerebrale dovuta a un tumore preesistente

Bambino morto a Marsa Alam, le autorità egiziane: "Aveva un tumore al cervello"
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Sarebbe morto per le complicanze di un tumore al cervello il piccolo Mattia Cossettini, il bimbo di 9 anni deceduto a seguito di un malore improvviso mentre si trovava in vacanza con i genitori a Marsa Alam, in Egitto. Lo rende noto la Direzione Sanità del Governatorato del Mar Rosso con una nota pubblicata su Facebook nella tarda serata di giovedì 9 gennaio.

Il comunicato delle autorità egiziane

Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso dalle autorità egiziane, Mattia "è arrivato all'ospedale chirurgico di Marsa Alam, nel Governatorato del Mar Rosso, alle due e mezza circa del mattino di lunedì 6 gennaio completamente privo di sensi e clinicamente morto". Prima di raggiungere il presidio sanitario "vomitava frequentemente e soffriva di forti mal di testa. - prosegue la nota riguardo alle condizioni di salute del bimbo - Le convulsioni sono iniziate un giorno prima del ricovero".

Il referto medico dell'ospedale di Marsa Alam

Secondo quanto emerge dal rapporto dell'ospedale, il bambino è stato sottoposto a una Tac che ha evidenziato la presenza di una emorragia cerebrale dovuta al tumore di cui "soffriva prima di arrivare in Egitto". Fatale sarebbe stata la combinazione con una "infezione da polmonite batterica" che ha portato all'arresto cardiaco. Nella nota si legge anche che sono stati prelevati i liquidi raccolti nella trachea, è stata aperta una via per l'ingresso di ossigeno nei polmoni e sono stati effettuati diversi tentativi di rianimazione, purtroppo senza successo.

La tragedia

Mattia Cossettini, originario di Tricesimo (Udine), dallo scorso 2 gennaio si trovava in vacanza con la famiglia in un villaggio turistico di Marsa Alam, in Egitto. Il piccolo ha accusato un malore durante una gita in barca, lamentando un mal di testa tale da perdere i sensi. Rientrati immediatamente dall'escursione, i genitori lo hanno portato all'ambulatorio interno al resort in cui alloggiavano. La prima diagnosi descriveva un possibile colpo di calore, forse dovuto a una prolungata esposizione al sole durante la gita. Pertanto il medico ha prescritto un ricostituente e riposo, non ritenendo necessari ulteriori approfondimenti diagnostici. Ma poche ore dopo il bimbo ha perso di nuovo conoscenza. A quel punto sono stati allertati i paramedici del villaggio che lo hanno accompagnato d'urgenza al primo soccorso. Sta di fatto che la situazione è precipitata, fino al decesso.

L'inchiesta

La vicenda è materia d'indagine da parte dell'autorità egiziane. I genitori di Mattia, Marco e Alessandra, sono rientrati in Italia ieri sera. "Mattia aveva una salute di ferro, non ha mai avuto nulla di serio in vita sua.

- aveva confidato il papà contattato telefonicamente dai giornalisti - Era un bimbo pieno di vita, si era anche candidato al Consiglio comunale dei ragazzi". La sua grande passione erano i vigili del fuoco, ereditata proprio dal papà che fa parte, come volontario, del distaccamento di Codroipo.

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