Lo sfogo, poi il gesto choc. L'ombra della violenza sulla studentessa Erasmus

È stato aperto un fascicolo di indagine sul suicidio della ragazza francese a Lecce: si teme abbia subito violenza sessuale

Lo sfogo, poi il gesto choc. L'ombra della violenza sulla studentessa Erasmus
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Per gli inquirenti si tratta di un suicidio, ma le circostanze aprono a diversi interrogativi, nonostante la presenza di una lettera d’addio. Si è tolta la vita il 22 ottobre 2023 una studentessa francese, che aveva aderito al programma Erasmus, e viveva a Lecce, nel quartiere San Pio. Un luogo affollato di studenti questa zona della città, studenti che hanno affittato una stanza in uno dei tanti appartamenti di questi condomini, o che semplicemente si ritrovano la sera in un noto pub, proprio nelle vicinanze della casa della tragedia.

Il ritrovamento

È domenica sera, intorno alle 20. Gli amici della studentessa non hanno notizie di lei da 18 ore, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, e allora decidono di allertare polizia e vigili del fuoco, che giungono all’appartamento di via Pappacoda e sfondano la porta della camera della 21enne. Che aveva legato un laccio per le scarpe al collo, impiccandosi all’anta dell’armadio.

Al sopraggiungere dei soccorritori, la giovane non respira. Ma le forze dell’ordine trovano un diario, in cui si legge in francese: “Penso che è arrivato il momento di fermarmi qui, non ne posso più, mi dispiace mamma e papà. Mi manca il mio Pierre che amo, mi dispiace per tutte le persone che ho incontrato. Mi dispiace per Julie, (vengono elencati nomi di persone care, ndr) e soprattutto Leo. In breve, mi dispiace per tutti. Vi amo tutti, non è colpa di nessuno, non ce l’ho con nessuno perché mi avete tanto amata, ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo, è troppo difficile per me rimanere sola. Vi amo, soprattutto tu Pierre ti amo. Sono triste”.

L’indagine

Non riesco ad accettare ciò che mi è successo”. A cosa si riferisce la frase della studentessa? Gli inquirenti sono al lavoro per individuare eventuali responsabilità di terze persone, ma anche per verificare un’ipotesi: la 21enne potrebbe aver subito violenza sessuale nei giorni precedenti al suicidio.

Quel che è certo è che la giovane si sarebbe rivolta a personale medico tra il 18 e il 19 ottobre scorsi, ma non è noto il contenuto del referto. Pare inoltre che sia stata contattata per sporgere una denuncia, che tuttavia non c’è. Il corpo si trova attualmente all’obitorio del locale ospedale “Vito Fazzi”, mentre gli inquirenti stanno ascoltando amici e coinquilini della giovane.

Così la pm Giorgia Villa ha quindi aperto un fascicolo d’indagine. “Ipotizziamo si sia trattato di un suicidio, ma ovviamente per una vicenda così dolorosa non tralasciamo alcun aspetto”, hanno detto dalla questura a Repubblica.

Il cordoglio

Intanto è arrivata anche la famiglia della 21enne dalla Francia per il riconoscimento della salma: si dovrà attendere il la dell’autorità giudiziaria per il trasporto in patria e i funerali.

E l’Università del Salento, che la giovane frequentava con il programma Erasmus, ha deciso di spostare le manifestazioni previste per i giorni a venire. “È con profondo dolore - ha scritto in una nota il rettore Fabio Pollice - che la comunità accademica si stringe attorno alla famiglia, alle amiche e agli amici, ai compagni e alle compagne di corso della studentessa scomparsa tragicamente nelle scorse ore.

Per questa ragione le manifestazioni pubbliche dell’Ateneo in programma nei prossimi giorni, a eccezione degli ‘open day’ informativi per gli studenti delle scuole superiori, sono sospese e rinviate a data da destinarsi”. Il rettore è stato insieme alla polizia fino alla fine degli accertamenti in casa della studentessa e ora è in attesa di mettersi in contatto con la famiglia attraverso il consolato francese.

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