“Non lasciatemi con mio padre”: le prime parole della 12enne scomparsa a Tarquinia

La 12enne scomparsa da Tarquinia avrebbe confidato ai carabinieri di Roma di non voler stare con il padre: la sparizione, le indagini, il ritrovamento

“Non lasciatemi con mio padre”: le prime parole della 12enne scomparsa a Tarquinia
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Assume sempre più i contorni di un caso tipico, quello di una presunta disputa famigliare, la vicenda della scomparsa e del ritrovamento di Benedetta, la 12enne temporaneamente affidata a una casa famiglia di Tarquinia, scomparsa nel tardo pomeriggio del 4 agosto e poi palesatasi dai carabinieri della Cecchignola a Roma nel primo pomeriggio del 9 agosto.

Come detto in precedenza, la giovanissima sta bene, e si è presentata volontariamente dalle forze dell’ordine, così come si era allontanata volontariamente dalla struttura ospite. Ma le parole pronunciate di fronte ai carabinieri, stando a quanto riporta l’Agi, danno un indizio della possibile ragione che l’ha spinta a far perdere le tracce di sé: “Sono io Benedetta, so che mi stanno cercando. Vi chiedo solo una cosa: non voglio stare con mio padre”. Naturalmente la verità andrà stabilita dagli inquirenti.

Era stato proprio il padre Roberto a rivolgere degli appelli per il ritorno della figlia, non appena venne allertato della sparizione dalla casa famiglia, immediatamente dopo che quest’ultima aveva sporto denuncia di scomparsa. L’uomo aveva lanciato, via stampa, un messaggio per la figlia: “Ti vogliamo bene alla follia, facci sapere che stai bene”.

Gli inquirenti, in particolare la polizia postale, si è messa subito al lavoro per ricostruire gli spostamenti della ragazzina. Benedetta si sarebbe allontanata in seguito a un litigio con i responsabili della casa famiglia a causa dell’utilizzo dello smartphone, solitamente vietato in molte di queste strutture. È stato proprio lo smartphone, rimasto nella struttura, a dare indizi importanti per facilitarne il ritrovamento.

Benedetta avrebbe trovato presunta ospitalità da amici della madre a Roma e avrebbe utilizzato, secondo le ipotesi, anche il proprio account Instagram. Fino a che non ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. La madre, nei giorni scorsi, aveva affidato uno sfogo a Facebook, e molti hanno supposto appunto che ci fosse una presunta contesa in famiglia: “Vi prego di proteggere mia figlia; dal padre, dalle forze dell'ordine, dai servizi sociali, dalla pa italiana. La verità non può più attendere. lo so di cosa parlo, pubblicherò le prove documentali e a differenza di quanto avvenuto negli ultimi anni, non potrete non raccogliere le mie istanze”.

Ora la 12enne dovrebbe essere ospitata in una nuova casa famiglia, sulla cui scelta peseranno le indagini dei carabinieri di Roma, del comando di Viterbo e della polizia postale.

Per il resto molto appartiene alla sfera delle ipotesi e quel che è certo è che il suo futuro, come quello di tutti, non è ancora stato scritto. Per ora Benedetta non è andata a ingrossare le fila dei tanti minori che scompaiono in Italia e non vengono ritrovati, e questa è già una buona notizia.

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