"Chiara e Michelle uccise come bestie. Pene più severe"

Chiara Gualzetti, 15 anni, fu uccisa il 27 giugno 2021 da un coetaneo. "Massacrata proprio come Michelle. Servono pene più severe per gli omicida, anche se minorenni", racconta Vincenzo Gualzetti a ilGiornale.it

In foto Chiara e Vincenzo Gualzetti
In foto Chiara e Vincenzo Gualzetti
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"L'omicidio di Primavalle mi ha riportato indietro nel tempo, a due anni fa, quando è stata massacrata mia figlia Chiara. Ho rivissuto lo stesso dolore. Sia che lei che Michelle Causo sono state ammazzate e trattate come bestie". Non si dà pace il papà di Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa a coltellate e calci in faccia da un coetaneo che credeva fosse sua amico. Il cadavere della ragazza fu ritrovato in un bosco di Monteveglio, nel Bolognese, il 28 giugno del 2021. Da allora sono passati due anni "ma è come se il tempo si fosse fermato", dice Vincenzo Gualzetti alla redazione de ilGiornale.it. Poi aggiunge: "La minore età non può essere un'attenuante per chi ha commesso un delitto efferato. Altrimenti rischiamo di far passare il messaggio che per chi è giovane sia tutto lecito, persino ammazzare una persona".

"Sedici anni all'assassino di mia figlia, a noi l'ergastolo"

Il 6 luglio sono state rese note le motivazioni con cui, tre mesi fa, la Corte d'Appello ha confermato il verdetto di primo grado emesso dal Tribunale per i minorenni nei confronti del killer di Chiara, oggi diventato maggiorenne, a 16 anni e 4 mesi di reclusione. "Questo è il massimo della pena che il sistema giuridico italiano prevede per i minorenni che abbiano commesso, come nel caso dell'assassino di mia figlia, un delitto efferato. L'ergastolo lo abbiamo avuto noi, io e mia moglie, che si è ammalata ed è morta di dolore", commenta Vincenzo Gualzetti. "C'è qualcosa da rivedere assolutamente, - continua - perché non è pensabile che la minore età rappresenti un'attenuante per chi ha commesso un delitto". Al riguardo "Io e il mio avvocato abbiamo presentato una proposta di modifica alla legge sull'obbligatorietà dell'attenuante della minore età, che consente ai 'baby killer' di ottenere uno sconto di un terzo della pena. Noi chiediamo che questa attenuante sia a discrezione del giudice, a seconda dei casi, se applicarla o meno. Non si tratta di vendetta ma di giustizia. Io dico sempre che, trentacinque anni fa, è stata data la possibilità ai 14enni di avere il cosiddetto 'patentino' dei motorini. Evidentemente chi lo ha fatto avrà ritenuto che un minorenne, al pari di un 18enne, sia abbastanza responsabile per mettersi alla guida di un ciclomotore. Perché, invece, non lo è per essere giudicato in quanto autore di un omicidio?".

"Chiara come Michelle, ammazzate come bestie"

Chiara, proprio come Michelle Causo, è stata ammazzata da un coetaneo che credeva suo amico. "Ci sono molte analogie tra l'omicidio di mia figlia e quello di Michelle. - spiega Vincenzo Gualzetti - A partire dal giorno del ritrovamento del cadavere: entrambe sono state ritrovate il 28 giugno, a distanza di due anni l'una dall'altra. Tutte e due sono state trattate e ammazzate come bestie, un orrore che è difficile anche solo immaginare". Il delitto di Primavalle "ha riaperto una ferita che non si è mai rimarginata in realtà. - continua - So cosa provano in questo momento i genitori di Michelle, e so cosa li aspetta purtroppo.

Quello che posso dire loro è di tenere duro, anche se in questo momento sono devastati dal dolore". Poi conclude: "Penso tutti i giorni a mia figlia. Provo ad andare avanti ma è dura. A distanza di due anni, monta ancora la rabbia quando penso che avrebbe avuto una vita da vivere. Chiara era l'amore fatto persona".

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