
Sono frasi choc quelle relative all’ultima chat di Andrea Prospero, lo studente universitario scomparso il 24 gennaio 2025 e ritrovato morto in un b&b di Perugia. Si indaga per istigazione al suicidio, per cui c’è il nome di un18enne romano iscritto nel registro e in custodia cautelare ai domiciliari, ma anche per cessione di stupefacenti, per cui è indagato a piede libero un coetaneo di Afragola, in provincia di Napoli. Cosa è accaduto realmente si scoprirà quando gli inquirenti avranno terminato il proprio lavoro, ma intanto i dettagli emersi destano stupore e rabbia nell’opinione pubblica.
L’interlocutore di Prospero in chat è, come detto, un 18enne di Roma, ultimo di quattro figli in una famiglia di onesti lavoratori: un giovane che, a parte un episodio in cui si sarebbe presentato a scuola in un presunto stato di alterazione, non avrebbe dato mai nessun segnale di preoccupazione. Lui e Prospero non si sarebbero mai incontrati di persona, ma chattavano dal 2023. In casa dell’indagato sono stati trovati tre smartphone, che si spera possano dare indizi preziosi, in particolare per capire se sia stato il giovane romano a consigliare a Prospero la persona da cui acquistare i farmaci, oppiacei trovati ancora integri nello stomaco dello studente universitario, per via della grande quantità assunta.
Andrea Prospero li avrebbe ricevuti per posta, ritirandoli in una cassetta con codice in un punto di ritiro di Perugia. Secondo le ipotesi di indagine, li avrebbe acquistati da un 18enne di Afragola che si fa chiamare Marco: la sua foto del profilo Telegram mostra una colomba con un cesto pieno di pillole e sim card. Il coetaneo romano si fa chiamare invece Valemno, e la foto profilo è quella di un cavallo antropomorfo che fa arti marziali. Tra i suoi gruppi uno che contiene la parola “Suicide” con l’emoji di un teschio.
“Chi l’ha visto?” ha diffuso minuziosamente il contenuto delle chat, in cui Valemno scrive a Prospero: “Mangia tutte e 7 le pasticche e basta” e “Ce la puoi fare. Vai, ammazzati”. Quando Prospero gli chiede più incoraggiamento, risponde: “Non ho voglia, chittesen… Se vuoi ammazzarti, ammazzati e zitto. Senza fa’ scene”. Il tutto accompagnato da un Lol, l’acronimo di una risata fragorosa che stride fortemente con quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
In chat Prospero invia la foto del blister. Valemno scrive ancora: “Mangia tutto senza togliere la plastica. Beviti una bottiglia di vino così muori”. Quando lo studente universitario non risponde più, inizia a preoccuparsi, non tanto per il conoscente virtuale che ha perso la vita, quando per eventuali indagini successive e per aver perso del denaro. Così chiede a un altro conoscente, un minorenne non ancora individuato: “Entra in call. Parla con un morto”.
Già il 25 settembre 2024 Valemno avrebbe chattato con Prospero di suicidio e dell’effetto dei farmaci, pillole che vengono usate anche come stupefacenti. “Fra’, se vai allo studentato, devi portarti una corda e uno sgabello. Se no vai in overdose. Due pasticche di farmaco e stai a posto. E prima di morire stai in paradiso”, scrive su Telegram.
E ancora: “Con 160 mg di farmaco è certo che muori. Così almeno ti diverti tantissimo prima di morire”. Quando Prospero gli risponde che non vuole soffrire, la chiosa di Valemno è: “Proprio l’effetto del farmaco è il piacere”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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