Avrebbe agguantato di scatto e trattenuto con la forza un minorenne italiano che si era introdotto insieme ad alcuni amici all'interno di un capannone in disuso. Poi non avrebbe esitato a rifilargli calci, pugni e bastonate, prima che la vittima di questo sequestro improvvisato riuscisse a divincolarsi e a fuggire.
Protagonista della vicenda surreale che arriva da Vicenza è un uomo di 42 anni originario della Tunisia, finito in manette con l'accusa di sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Gli inquirenti starebbero ancora indagando per capire cosa possa aver spinto lo straniero, risultato essere a seguito degli accertamenti un pregiudicato senza fissa dimora e privo del permesso di soggiorno, ad agire. Sulla base di quanto riportato dalla stampa locale, l'episodio in questione risalirebbe alle scorse ore.
Il ragazzo si trovava con alcuni compagni in un quartiere periferico della città veneta. Insieme avevano, a quanto pare, deciso di introdursi per gioco (una sorta di "prova di coraggio", con tutta probabilità) in un edificio da tempo abbandonato. Lo stesso nel quale in quel momento aveva evidentemente trovato rifugio il quarantaduenne nordafricano. Quest'ultimo, visibilmente sorpreso ed irritato dalla presenza dei giovani, si sarebbe presto avvicinato loro con fare particolarmente minaccioso, riuscendo ad agguantare uno dei tre. A quel punto lo avrebbe costretto a restare nello stabile, minacciandolo a più riprese di ritorsioni nel caso in cui avesse tentato la fuga. E per dimostrare quanto facesse sul serio, sarebbe più volte passato dalle parole ai fatti, picchiando il minorenne sia a mani nude che con l'utilizzo di un bastone rimediato sul posto. Gli amici del malcapitato, usciti dall'immobile, si sarebbero affrettati ad allertare i carabinieri, raccontando quel che stava avvenendo e sollecitando l'invio di una volante.
Al tempo stesso, avrebbero tentato di mettere a punto un piano per aiutare l'amico a scappare, cercando di distogliere l'attenzione del "carceriere". Una detenzione durata circa venti minuti, a conti fatti: l'adolescente avrebbe infatti approfittato di un momento di distrazione dell'extracomunitario per liberarsi dalla presa e correre verso l'uscita del capanno. Una volta uscito, ha atteso al sicuro l'arrivo dei militari dell'Arma, con gli operatori che hanno individuato e fermato in pochi minuti il presunto sequestratore.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito previste dalla legge, è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo. Dopo la convalida dell'arresto disposta dal giudice, è infine stato condotto presso il carcere locale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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