Sequestrata e rinchiusa in una baracca dalla stessa persona alla quale si era rivolta, chiedendo ospitalità. Questa la disavventura della quale è stata vittima a Latina una donna di 39 anni, trovata nelle dalle forze dell'ordine in un rifugio di fortuna dove era stata tenuta segregata per ore. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, il principale indiziato resta R.L., un uomo di 45 anni originario del Marocco al quale la donna aveva chiesto temporaneamente di poterla ospitare per qualche tempo. Lo straniero è finito in manette e dovrà adesso rispondere dell'accusa di sequestro di persona. Sulla base delle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, i fatti si sono svolti nelle scorse ore: la storia è emersa a seguito di un controllo di routine della polizia. Gli agenti della squadra volante stavano perlustrando una zona periferica della città del Lazio, dove si trova ancora un ex-sito industriale ormai dismesso da tempo.
Un luogo che ospiterebbe tuttavia una serie di baracche e che già in passato, sempre sulla base di quanto riportato dalle cronache locali, sarebbe più volte stato teatro di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e di aggressioni. L'attenzione degli operatori è stata calamitata dalle urla che giungevano da una baracca, con una porta di legno chiusa a chiave. Gli agenti si sono quindi avvicinati, scoprendo che si trattava di urla femminili. E dopo esser stata liberata, la trentanovenne ha raccontato ai poliziotti quel che avrebbe subìto: a rinchiuderla sarebbe stata un cittadino straniero che aveva conosciuto qualche giorno prima. La donna si era rivolta a lui in cerca di ospitalità e quest'ultimo si era detto disponibile ad assecondare la sua richiesta, salvo poi condurla in quel luogo abbandonato e tenerla segregata. La vittima appariva ancora in evidente stato di choc, per quanto fortunatamente in buone condizioni fisiche.
Prima di sottoporsi ad alcuni accertamenti sanitari in via precauzionale, la donna ha tuttavia avuto modo di fornire agli inquirenti un identikit dettagliato del sequestratore. Indizi che hanno portato i poliziotti ad individuare nel nordafricano il principale sospettato: l'uomo, che si trovava ancora nei paraggi, è quindi stato fermato e condotto in questura. Le indagini stanno però proseguendo, perché quanto avvenuto potrebbe fare definitiva chiarezza anche su un altro episodio di cronaca concretizzatosi lo scorso anno, che aveva come protagonista lo stesso arrestato.
In quel caso, il magrebino venne a quanto sembra ferito da un colpo di pistola esploso da un residente che lamentò un'aggressione, in circostanze non del tutto chiarite fino in fondo. Ecco perchè a breve potrebbero esserci novità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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