Rapine e pestaggi in strada ai danni di ragazzini per pochi spiccioli, furti nelle abitazioni, aggressioni a personale delle aziende di trasporto pubblico. E uno di loro avrebbe persino violentato ragazza di 16 anni, minacciandola con un coltello. Queste le accuse mosse a quattro giovani di origine straniera, i quali avrebbero seminato il terrore nell'hinterland di Torino dal marzo del 2023 al scorso febbraio. Stando a quanto riporta oggi la stampa piemontese, i due minorenni sono stati arrestati, mentre i due maggiorenni dovranno rispettare l'obbligo di dimora: ai quattro vengono contestati a vario titolo i reati di rapina aggravata, lesioni personali in concorso, calunnia aggravata e violenza sessuale. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Cuorgnè, paese in cui è avvenuta la maggior parte degli episodi, la baby gang era composta come detto da quattro nordafricani, tutti residenti in paese.
Si tratta di due diciassettenni (entrambi finiti in manette) e di due ventunenni, per i quali invece è stato disposto l'obbligo di dimora nel Comune di residenza con divieto di uscita notturna. Le indagini coordinate dalla procura di Ivrea e dalla procura dei minori di Torino e condotte dai carabinieri sono a quanto sembra partite dalle segnalazioni giunte dai cittadini negli ultimi sei mesi, relativi ad assalti per strada per pochi euro, rapine in casa o nei supermercati ed aggressioni varie. Diversi gli episodi contestati: uno dei due minori avrebbe violentato una sedicenne a Rivarolo Canavese, dopo aver derubato un ragazzo del proprio cellulare. Secondo l'accusa, il diciassettenne straniero avrebbe trascinato l'adolescente in un luogo appartato sotto la minaccia di un coltello e l'avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale. La vittima avrebbe inizialmente avvertito le amiche con il cellulare, ma poi non avrebbe sporto denuncia.
Ad "incastrare" la baby gang sarebbe stato però il pestaggio ai danni di un giovane di 16 anni, ripreso da alcune telecamere di sorveglianza: i quattro nordafricani lo avrebbero accerchiato e massacrato di botte, per impadronirsi dello smartphone e dei 15 euro in contanti che aveva con sè. Un episodio simile a quello avvenuto lo scorso settembre a Cuorgnè: i due diciassettenni e uno dei ventunenni avrebbero preso a calci e pugni un uomo di 36 anni, nel suo appartamento. Non prima di avergli sottratto il telefono e circa 100 euro in contanti, sembrerebbe.
E ancora: un diciassettenne si sarebbe reso protagonista di due aggressioni ai danni di altrettanti autisti di autobus, dopo esser stato sorpreso a bordo senza biglietto. E lo scorso novembre, anche l'addetto alla sicurezza di un supermercato sarebbe stato aggredito da uno dei minori, dopo che quest'ultimo era a quanto sembra uscito dal punto vendita senza pagare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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