Ha atteso la moglie in strada, davanti all'albergo dove alloggiava, e l'ha colpita con un coltello fino a lasciarla esanime sull'asfalto. Dopodiché il killer ha inviato un sms all'amico: "Stavolta ho fatto una cazzata". Sono i dettagli macabri che emergono l'indomani dell'omicidio avvenuto a Fornaci di Barga, in provincia di Lucca. Vittorio Pescaglini, un operatore ecologico di 56 anni residente a Fabbriche di Vallico, ha ucciso la compagna, Maria Batista Ferreira, 51 anni, originaria di Recife (Brasile), dalla quale si stava separando. L'uomo, reo confesso, ora si trova in stato di fermo.
Il coltello di Rambo
Un vero e proprio agguato quello che si è consumato davanti all'hotel Gorizia, in via Cesare Battisti a Bagni di Lucca attorno alle ore 17.30 di domenica sera. Pescaglini si è appostato davanti all'albergo con la sua auto, una Fiat Punto di colore blu, e ha atteso che la moglie uscisse in strada. A quel punto ha colpito la donna con il Blood Survival Knife, conosciuto come il coltello di John Rambo, il celebre protagonista del film cult interpretato da Sylvester Stallone. Un'arma che viene utilizzata per le attività di caccia e pesca. La vittima è stata colpita al fianco destro: il fedente le ha perforato un polmone provocandole un'emorragia inarrestabile.
L'sms del killer all'amico
Stando a quanto riporta Il Tirreno, con il cadavere della moglie ancora caldo, il 56enne avrebbe inviato un sms all'amico: "Stavolta ho fatto una cazzata". Subito dopo ha allertato il 118 per chiedere l'intervento di un'ambulanza. Oltre ai soccorritori, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Pescaglini si sarebbe consegnato ai militari senza opporre resistenza, confessando l'omicidio: "Sono stato io, l'ho uccisa". A quel punto è stato portato in caserma e poi, in tarda serata, trasferito in carcere.
L'ultimo incontro
Quello tra Pescaglini e la moglie avrebbe dovuto essere un incontro chiarificatore alla vigilia dell'udienza per la separazione. A quanto trapela, sarebbe stata la donna a chiedere quell'appuntamento. La 51enne lavorava saltuariamente come bandante e temeva che con il divorzio avrebbe perso il sostentamento economico del coniuge. Circostanza che l'avrebbe poi costretta a tornare in Brasile, dove vive la figlia avuta da una precedente relazione.
La relazione burrascosa
La coppia era sposata da circa 20 anni. Una relazione tormentata in cui non sarebbero mancati litigi infuocati, talvolta violenti, che hanno portato la donna a chiedere la separazione. Al momento non risutano, però, denunce nei confronti di Pescaglini. Alcuni testimoni hanno raccontato che, circa dieci giorni fa, il 56enne avrebbe preso a schiaffi la moglie in strada a Fornaci di Barga. Lei si sarebbe rifiugiata in un negozio, salvo poi decidere di chiamare i carabinieri.
La casa in fiamme
A fare da sfondo a questa tragica storia, c'è un altro episodio drammatico. Il 16 dicembre del 2009 la casa in cui viveva la coppia, in via Ponte 20 a Fabbrico di Vallico, una frazione del comune di Fabbriche di Vergemoli, era stata completamente distrutta da un rogo. L'incendio, innescato dal camminetto, aveva incenerito financo il vestiario e i documenti della donna. La comunità locale si adoperò con una colletta per consentire a marito e moglie di trovare una nuova sistemazione.
Le parole del sindaco
Quattordici anni dopo quel rogo, la notizia dell'omicidio sconvolge ancora una volta la piccola e tranquilla cittadina di Fabbrico del Vallico. "Un'altra donna uccisa dall'ex marito. - dice il sindaco Caterina Campani -Ancora una volta, medesima tragedia, stessa dinamica. Noi continueremo a fare la nostra parte, con le associazioni, con le scuole, con i cittadini tutti.
Ma certo questo impegno deve diventare comune, deve riguardare ogni giorno tutti i livelli istituzionali e sociali del nostro paese, ci vuole un impegno fortissimo da parte del governo, ci vuole un ulteriore cambio di passo perché tutto questo non è più accettabile".
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