Anastasia scompare per la seconda volta, ma ora il caso assume dei risvolti inquietanti. Ha 16 anni, ed è quindi minorenne, la giovane scomparsa da Viareggio il 3 settembre 2024: poco prima di far perdere le tracce, aveva contattato il padre Giancarlo, chiedendogli di poter andare da lui a Milano. Il papà le aveva chiesto di rimandare per via di un esame imminente, ma l’ultima cella telefonica agganciata dal suo smartphone è proprio a Milano Lambrate.
Per la seconda volta la famiglia di Anastasia chiede aiuto a “Chi l’ha visto?”: tempo addietro la ragazza si era allontanata, per poi fare ritorno. In quel caso fu ascoltato Paul, un 42enne senza fissa dimora che a Viareggio conoscono un po’ tutti e del quale Anastasia sarebbe invaghita. Anche Paul in quell’occasione sembrava impegnarsi nelle ricerche. Ma quest’amicizia desta preoccupazione nel padre di Anastasia, che ha detto al programma di Rai 3: “È un’icona a Viareggio, è un homeless, senza fissa dimora, pregiudicato… una vita totalmente irregolare e drogato fino ai capelli”.
Paul, stando agli inquirenti, sarebbe non rintracciabile dal 2-3 settembre scorsi, e il padre ha paura per via delle frequentazioni dell’uomo, che consisterebbero in “marocchini, algerini, tutti gli spacciatori della zona”. Alcuni avvistamenti hanno collocato Anastasia a Livorno e poi, questa settimana, almeno due volte da sola a Viareggio, senza Paul quindi, dato che la persona che ha segnalato sa chi sia l’uomo.
La famiglia di Anastasia è inoltre preoccupata perché la ragazza deve assumere quotidianamente dei farmaci, che invece non prende da circa un mese. “È molto importante il suo stato fisico al momento”, ha spiegato mamma Elina, aggiungendo: “La polizia dice che crede che qualcuno la nasconda”.
E qui la vicenda assume un carattere abbastanza inquietante. I genitori di Anastasia sono stati contattati da qualcuno che si fa chiamare Incubo: sono giunte a loro telefonate in cui veniva promesso di rivelare dove la figlia fosse nascosta, ma solo dietro il pagamento di una carta iTunes da 300 euro. Gli inquirenti al momento non sarebbero stati in grado di rintracciare il numero, che ha il prefisso del Benin, ovvero 229.
Mamma Elina è stata gettata nello sconforto dalla chiosa di quella richiesta, tanto da finire in ospedale per controlli: “Anastasia sta male, la sua vita è nelle tue mani”. Si tratta di qualcuno che è davvero a conoscenza di dove sia la giovane o solo una persona spregiudicata che sta approfittando della situazione?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.